Tre milioni di auto
L’inquinamento
è anche acustico

L’incarico Il Comune di Sondrio deve disporre uno studio sull’impatto dei rumori nelle vie Vanoni e allo Stadio. Una norma a tutela della salute degli abitanti

Inquinamento acustico nelle vie più trafficate della città, occhi puntati sugli ingressi sud e ovest del capoluogo. Sono via Vanoni, nel tratto compreso tra la rotatoria dello svincolo della tangenziale alla rotonda dell’incrocio di via Moro-Tonale, e viale dello Stadio, nel tratto che va dallo svincolo della tangenziale all’incrocio di via Ventina, le strade che registrano il maggior numero di passaggi di veicoli all’anno secondo l’elaborazione dei dati relativi al 2021, acquisiti dal sistema informatico che gestisce gli ingressi a Sondrio per palazzo pretorio e che dunque presentano i maggiori problemi di rumore.

Entrambe le vie, come già certificato dai rilevamenti effettuati nel 2017 dall’Arpa, contano più di tre milioni di mezzi in transito, mentre rispetto a cinque anni fa calano i passaggi sull’altra direttrice d’ingresso in città e cioè via Stelvio che esce così dall’elenco delle strade da sottoporre alle verifiche per creare la “mappa acustica strategica” secondo la soglia dei tre milioni indicata dalla legge. Una norma a tutela della salute degli abitanti.

L’inquinamento acustico è la seconda causa di decessi prematuri dopo quello atmosferico in Europa e per questo una legge Ue del 2007 chiede a ogni agglomerato urbano la stesura di un piano d’azione per ridurre i disturbi ai cittadini relativamente alle arterie più trafficate.

Per calcolare l’impatto dei rumori del traffico viene applicata una serie di parametri, fra cui, ad esempio, la presenza di alberi e piste ciclabili in sede protetta, che creano maggiore distanza fra la carreggiata e le abitazioni.

Case, così come attività commerciali, piuttosto che scuole che insistono sia su via Vanoni che anche su viale dello Stadio dove il rumore del transito dei mezzi è diventato pressoché un sottofondo costante.

E d’altro canto basta fare due calcoli per capirlo. Considerato il volume di tre milioni di transiti all’anno indicato come soglia - ma 5 anni fa su via Vanoni la cifra era arrivata a cinque milioni -, diviso per giorni e ore si ottiene un passaggio di 342 veicoli ogni sessanta minuti. Il primo monitoraggio, così come indicato dalla normativa, con relativa stesura della mappatura acustica e del conseguente piano di azione erano stati redatti per conto di palazzo pretorio dall’Arpa già nel 2017, soltanto che ora il ministero della Transizione ecologica (Mite) per la IV Fase di attuazione della direttiva Ue richiede nuove modalità per la redazione di mappature acustiche e mappe acustiche strategiche su cui poi elaborare e adottare i piani di azione volti ad evitare e a ridurre il rumore ambientale laddove necessario, in particolare, quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché ad evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose, oltre ad assicurare l’informazione e la partecipazione del pubblico sul rumore ambientale e ai suoi effetti. I tempi sono stretti.

L’adeguamento e l’aggiornamento del lavoro già svolto da Arpa nel 2017 devono avvenire, secondo quanto concordato con la Regione, entro il 10 giugno, pena l’applicazione di pesanti sanzioni.

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