Tragedia in montagna. La salita sull’Ortles
fatale per due alpinisti

L’incidente Un veneto di 43 anni e un tedesco di 35 sono precipitati sulla via normale tra rifugio e bivacco. I soccorsi si sono coordinati tra Sondrio e Bolzano

Due alpinisti hanno perso la vita ieri mattina, alle prime luci dell’alba, durante la salita all’Ortles, cima altoatesina al confine con la Valfurva. L’allarme è scattato attorno alle 6,20 e subito si è messa la macchina dei soccorsi, tra i primi ad arrivare i sanitari del 118 valtellinesi con l’elicottero decollato dalla base di Caiolo, insieme ai velivoli Pilikan 3 e Guardia di finanza e al Soccorso alpino di Solda, coordinati da Olaf Reinstadler.

Caduta per un guasto

Purtroppo, per i due uomini, un 35enne di Monaco e un romeno 46enne residente in provincia di Vicenza, non c’era niente da fare, sono morti sul colpo per le gravissime lesioni riportati nella caduta.

Gli alpinisti facevano parte di due diverse cordate composte da tre persone, una di tedeschi e l’altra di residenti in Veneto di origini romene. Solo casualmente erano insieme, condividevano la salita verso la cima. Erano partiti verso le 6 dal rifugio Payer, situato a 3.029 metri e utilizzato dagli alpinisti come punto di partenza per l’ascesa finale dell’Ortles: da qui, infatti, si parte per l’ultimo tratto di circa 900 metri e bisogna farlo alle prime luci del giorno per limitare i pericoli collegati alle ore più calde. Nel rifugio entrambe le comitive avevano trascorso la notte ed erano partiti dopo aver fatto colazione. Venti minuti più tardi la tragedia, quando si trovavano attorno a 3.100 metri di quota e in un tratto piuttosto semplice della via normale, quello che separa il rifugio Payerhütte e il bivacco più in alto. Una salita considerata poco più impegnativa di un ripido sentiero nella stagione giusta per percorrerla. Per questo motivo non erano legati, ma se lo fossero stati probabilmente si sarebbero potuti salvare.

Uno dei due alpinisti che hanno perso la vita era in testa alla comitiva, che procedeva in fila indiana, quando è caduto a causa di un appiglio che si è staccato, facendolo sbilanciare. Cadendo ha trascinato con sé altri due escursionisti: uno è precipitato assieme a lui, per almeno 200 metri, mentre un altro, anche lui cittadino romeno residente a Vicenza, per fortuna è riuscito a fermarsi quasi subito, riportando solo la frattura di una caviglia e qualche escoriazione.

Recupero delle salme

I soccorritori, giunti sul posto allertati dai compagni che hanno assistito impotenti alla tragedia, hanno recuperato le salme dei due sfortunati alpinisti, trasportate con Elisondrio alla stazione del soccorso alpino della guardia di finanza a Passo Stelvio, dove sono state prelevate dall’eliambulanza altoatesina Pelikan 3 che le ha trasportate a valle, a Solda. Portati a valle in elicottero anche gli altri membri della comitiva veneta, sotto choc, mentre i tedeschi sono scesi in autonomia.

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