Test sierologici, partono martedì
Soltanto “a chiamata”

L’annuncio dell’Ats, che spiega come funzionano

Partirà martedì 5 maggio prossimo - qualche giorno dopo la previsione della Regione Lombardia - in provincia di Sondrio, l’esecuzione dei test sierologici introdotti dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con Regione Lombardia. Si effettueranno nei centri prelievo Asst di Bormio, Chiavenna, Morbegno, Sondalo, Sondrio e Tirano.

Lo riferisce Ats della Montagna in una nota stampa diffusa nella serata di ieri.

«Il test consiste in un prelievo venoso - precisano da Ats - rivolto, in questa prima fase, al personale sanitario che lavora nei Pronto Soccorso e in reparti a contatto con pazienti fragili, oltre ai contatti di casi sintomatici o asintomatici di covid accertato con tampone, su invito dell’Ats stessa, e ai soggetti sintomatici, con quadri clinici simil covid, che si trovano al domicilio, su segnalazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia».

Tradotto, nessun cittadino può richiedere direttamente l’esecuzione del test, è del tutto inutile approcciare, al riguardo, nè Ats, né il proprio medico. Perchè l’invito a sottoporsi al prelievo giunge direttamente o da Ats o dai medici attivi sul territorio e che hanno il quadro preciso dei pazienti, cosidetti, paucisintomatici, cioè con sintomi simili al covid lievi e che, quindi, ritengono sia preferibile sottoporre al test sierologico. Che, ricordiamolo, sempre si effettua su base volontaria. Cioè, nessuno è obbligato a sottoporvisi. E’ invitato, se vuole lo effettua, diversamente, no.

Tuttavia, Ats della Montagna precisa che «aderire al test è importante - scrive -, perchè la valutazione complessiva dei risultati ci consentirà di acquisire maggiori conoscenze sulla reale circolazione del virus fra la popolazione lombarda e in quella dell’Ats della Montagna, fornendo anche indicazioni utili per affrontare la fase due in maggiore sicurezza. Senza dimenticare mai - conclude - l’importanza di continuare ad utilizzare i dispositivi di protezione e mantenere le regole di distanziamento sociale che hanno permesso, finora, di contenere la diffusione del contagio».

Ribadiamo ancora che il test sierologico può dare tre tipi di risultati: negativo, dubbio e positivo.

Se il test è negativo significa che non c’è infezione e la persona, allo scadere del termine di isolamento, può rientrare in comunità.

Se dubbio, il test va ripetuto dopo una settimana. Se è positivo, la persona viene sottoposta a tampone rino-faringeo per la ricerca dell’Rna virale.

Se l’esito del tampone è negativo può rientrare in comunità al termine dell’isolamento, se è positivo il soggetto diventa caso covid a tutti gli effetti e viene collocato in isolamento obbligatorio con isolamento fiduciario dei suoi parenti stretti.n E.Del.

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