Svincolo Sassella
«Questa soluzione
l’unica possibile»

Statale 38La discussione in consiglio comunale Il sindaco ha risposto all’interpellanza del Pd «L’opera tiene conto delle nostre preoccupazioni»

Rassicurazioni sull’attenzione agli impatti dell’opera, l’impegno a portare tutta la documentazione a disposizione nella competente commissione consiliare, insieme alla constatazione che le scelte di pianificazioni passate non consentono di pensare ad altre soluzioni per un nodo viabilistico che deve essere sciolto.

Dopo la presentazione da parte del viceministro Alessandro Morelli e del responsabile di Anas Nicola Prisco, dopo le discussioni “popolari” e le ipotesi alternative avanzate, il progetto del nuovo svincolo della Sassella è approdato nella sede istituzionale del consiglio comunale di Sondrio.

I dettagli

Non un dibattito - quello è rinviato alla commissione -, ma l’interrogazione presentata dal Partito democratico ha dato l’opportunità al sindaco di fornire dettagli ufficiali ai consiglieri e al capogruppo dem Michele Iannotti di farsi portavoce delle preoccupazioni che sono anche di molti cittadini.

«Le scelte passate ci costringono a intervenire in spazi limitati - ha esordito Marco Scaramellini ricordando che, comunque, le decisioni spettano ad Anas e Regione e non al Comune -. Per dimensioni la rotatoria non è più adeguata al volume di traffico che deve sopportare. E se da un lato possiamo essere contenti che il traffico turistico sia aumentato, dall’altra dobbiamo valutare l’impatto sulla vita quotidiana di chi usa la strada per lavoro. Le Olimpiadi, con le risorse che l’evento mette a disposizione, ci consentono di risolvere un problema annoso».

Situazione compromessa

E di farlo, secondo Scaramellini, con l’unica opzione consentita dallo stato dell’arte e dei luoghi, «compromessi dalla pianificazione pregressa e dall’edificazione massiccia: i capannoni si sono moltiplicati, il parcheggio Lidl lambisce la strada di accesso alla Sassella, l’innesto della strada di arroccamento blocca o rallenta flusso sulla 38 e a sud c’è il limite invalicabile della ferrovia».

Un intervento su cui l’attenzione dell’amministrazione comunale è massima, soprattutto dal punto di vista di tutela del paesaggio e di preservazione del consumo di suolo.

«Fin dal primo incontro all’inizio del 2021, quando ci sono state mostrate le bozze d’idee e successivamente quella dello studio di fattibilità - ha ricordato il sindaco - ho sempre raccomandato di tenere in massimo conto il contesto paesaggistico e di minimizzare consumo di suolo, suggerendo, operativamente, di ridurre i raggi di curvatura».

Anche nel successivo incontro del maggio 2021, davanti allo studio di fattibilità il sindaco ha nuovamente chiesto di migliorare gli aspetti di tutela, oltre alla possibilità di avere i rendering per far capire l’impatto dell’opera anche alla popolazione. Il 3 febbraio, quando ad Anas è stata affidata la progettazione definitiva, prima per questioni di tempi se ne era occupata la Regione, «ho chiesto un ulteriore abbassamento della quota della rotatoria e di ridurre il consumo di suolo per la bretella di collegamento con l’area commerciale. Il rendering con vista verso la Sassella che avevo espressamente richiesto e che ci è stato mostrato dal viceministro sabato scorso direi che tranquillizza».

Decisionismo

Ora che la progettazione sta proseguendo, Scaramellini ha assicurato che l’amministrazione comunale continuerà ad essere interlocutore attento, ma ha anche ammonito circa il fatto che «le decisioni alla fine devono essere prese».

Quanto alla possibilità di soluzioni alternative fattibili nei tempi e per le risorse a disposizione - cosa che secondo il sindaco taglia fuori l’idea di spostamento della ferrovia - Scaramellini ha ricordato di aver chiesto approfondimenti in merito, fin dall’inizio dell’iter, «ma - ha aggiunto -i tecnici ci hanno restituito la soluzione presente sul tavolo come unica possibile. E d’altro canto i due svincoli della tangenziale in via Vanoni e in via Samaden seguono la stessa logica».

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