
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 04 Gennaio 2023
Studenti lasciati a piedi: ora il bus raddoppia
Trasporti Il presidente Morettti: «Serve per gli studenti diretti al Pinchetti». Ce n’era uno solo al posto di tre vagoni. Paga Trenord.
Un autobus in più da Sondrio a Tirano per garantire soprattutto ai ragazzi di arrivare a scuola, all’istituto Pinchetti.
La scadenza diceva entro i quindici giorni, il tempo necessario ad organizzare il servizio prima del rientro a scuola degli studenti dopo le vacanze natalizie, quel limite però è stato anticipato e già l’inizio dell’anno vede la certezza della risoluzione del problema.
L’antefatto
La questione è quella del servizio sostitutivo del treno soppresso delle 6,40 in partenza dal capoluogo che, a fasi alterne, si trascina ormai dall’inizio dell’anno scolastico tra corse sovraffollate.
E’ il presidente della Provincia Elio Moretti a dare la notizia: alla ripresa delle lezioni gli autobus in partenza dal capoluogo e diretti a Tirano saranno due. Sarà Trenord a coprire i costi del secondo mezzo che partirà sfalsato di cinque minuti rispetto al primo. «Con due autobus il problema è risolto - dice Moretti soddisfatto -. Sono molto contento per i ragazzi che non dovranno più viaggiare in piedi o rischiare di rimanere a piedi».
Era stato proprio il presidente della Provincia, prima di Natale, a farsi carico della questione convocando una riunione d’urgenza a palazzo Muzio con Stps, la società di trasporto che si occupa del servizio, l’agenzia del Tpl e la dirigenza dell’istituto superiore della cittadina abduana all’indomani nella protesta plateale di un genitore che aveva fermato il mezzo troppo affollato per far salire a bordo qualcuno.
Il solo autobus da cinquanta posti chiamato a fare le veci di un convoglio di tre vagoni per la maggior parte delle volte non è stato sufficiente a soddisfare le richieste. Né dei pendolari, né tantomeno degli studenti. Come i dieci che nei giorni a ridosso delle vacanze natalizie alla fermata di Ponte avevano rischiato di rimanere a piedi poiché il mezzo era già pieno alla stazione di Sondrio. Soltanto l’intervento di forza di un genitore, che aveva costretto l’autista a far salire gli studenti, aveva consentito loro di raggiungere il Pinchetti a Tirano dopo un viaggio tutto in piedi. La protesta delle famiglie dei ragazzi, esasperate dalla situazione, aveva spinto il presidente Moretti alla convocazione dell’incontro. «Se non dovessero esserci i fondi di Trenord - aveva assicurato Moretti - la Provincia è pronta ad intervenire facendosene carico». Non ce n’è stato bisogno come racconta lo stesso presidente.
Gioco di squadra
«Subito all’indomani di quel confronto - ricorda infatti Moretti - Trenord ha chiamato Stps chiedendo se fosse necessario aggiungere un autobus. Alla risposta affermativa ci siamo mossi coordinandoci anche con la scuola e il risultato, direi che è del tutto soddisfacente».
I ragazzi, così come i pendolari, potranno arrivare a Tirano con i mezzi pubblici senza più alcuna incertezza di riuscire ad avere un posto a sedere.
Il presidente subito dopo le vacanze di Natale si era impegnato anche ad affrontare la questione del trasporto ferroviario nel suo complesso, con l’idea di convocare una riunione possibilmente alla presenza di Trenord ed Rfi per parlare di treni perché «il problema va affrontato e risolto». Potrebbe essere uno degli ultimi atti del suo mandato di presidente considerando che il 29 gennaio, al netto di possibili proroghe, si terranno le elezioni di secondo livello per scegliere il suo successore.
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