«Sporco e incuria. Città turistica? Non si direbbe»

Il caso Varie segnalazioni di casi a partire dalla stazione. Bettinelli (Sondrio democratica): «Ci sono lamentele». Il sindaco aveva sottolineato la necessità di più controlli

Cittadini che raccolgono pacchetti di sigarette e cicche lasciate in strada da altri cittadini, residenti che si armano di guanti e sacchi per raccogliere bottiglie, lattine e cartacce lasciate sui vialetti tra le case e nei giardini da altri residenti e pendolari che in attesa del mezzo alla stazione dell’autobus, a due passi dal Consorzio turistico, non possono neppure sedersi sulla panchina perché è ricoperta di guano che nessuno da settimane pulisce, nonostante le segnalazioni e le richieste d’intervento.

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E poi ci sono le lamentele espresse sui social o direttamente in Comune o nelle chiacchiere di chi magari è costretto a fare lo slalom tra lo sporco sui marciapiedi, spesso frutto dell’inciviltà dei proprietari dei cani.

Sporco e incuria fanno discutere in città, una città che in molti lamentano, al di fuori delle vie più centrali, e non solo alla Piastra, tanto per intenderci, è lasciata un po’ a sé.

Le lamentele riguardano anche vie semi centrali come Gorizia o i giardinetti di piazzale Merizzi. «Assistiamo ad una certa incuria - dice Francesco Bettinelli, capogruppo di Sondrio democratica in consiglio comunale -. La scarsa pulizia non è passata inosservata da parte dei nostri cittadini. Pressoché giornalmente riceviamo segnalazioni o lamentele. E non parlo dei casi eclatanti di discariche a cielo aperto, di accumulo di chissà quali quantitativi di rifiuti, che pure ci sono, ma di un senso di pulizia più generale delle strade, dei marciapiedi e anche dei giardini pubblici».

Per trovare le segnalazioni basta navigare un po’ in rete, sui social. Foto e lamentele sono pressoché quotidiane. Ma semplicemente passeggiare per qualche via fuori dal “giro”. «L’impressione - dice Bettinelli - è che a dispetto delle promesse anche di maggiore controllo non ci sia l’attenzione che c’era prima. Questa amministrazione si concentra sui grandi progetti, sugli eventi, sull’immagine, ma poi cade sulla quotidianità. Sulle piccole grandi cose che fanno la differenza quando si parla di qualità della vita come il decoro urbano. Capiamoci, non stiamo parlando di una città invasa dai rifiuti come Roma, ma per un capoluogo piccolo e abituato ad elevati standard di qualità come il nostro, la differenza di attenzione si nota».

Una questione quella legata a sporco e incuria che non trova soluzione e torna dunque ciclicamente.

«Il fenomeno non è nuovo ma da qualche tempo le segnalazioni stanno aumentando – aveva ammesso il sindaco, Marco Scaramellini non più tardi di un mese fa-: dal confronto con il comandante della Polizia locale è emersa la necessità di rafforzare i controlli, soprattutto in alcune zone della città».

Al lavoro alla Piastra

« Siamo impegnati a porre rimedio a episodi incresciosi - aveva aggiunto - che vedono protagoniste persone che in spregio alle leggi e contro il senso civico abbandonano i rifiuti occupando anche aree non ristrette creando disagi e sporcizia. La città è di tutti, ma esige rispetto, affinché gli spazi comuni siano a disposizione quale bene collettivo da utilizzare in qualsiasi momento e nelle migliori condizioni: esistono aree apposite, modalità per il conferimento e servizi aggiuntivi per il ritiro degli ingombranti. Non ci sono quindi giustificazioni a comportamenti che non intendiamo tollerare». Ma che continuano.

In tutto ciò ci sono anche esempi positivi. Lo scorso fine settimana alla Piastra, uno dei luoghi più martoriati dall’abbandono dei rifiuti, c’è stata la Giornata ecologica. Una ventina di volontari ha riempito una decina di sacchi di cartacce, bottiglie, lattine e mozziconi lasciati negli spazi pubblici tra gli edifici e i giardini da altri cittadini come loro.

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