Sondrio Arena in versione ridotta
Ci saranno soltanto 1.700 posti

L’opera La giunta ha dato l’indicazione ai progettisti sulla base dell’analisi di un’azienda specializzata - Scelta l’opzione più piccola perché più sostenibile

Capienza ridotta per garantire maggiori dinamicità e flessibilità di gestione e dunque quella sostenibilità economica su cui rimanevano grossi punti interrogativi. Che significa una struttura con 1.700 posti fissi a sedere.

A fugare gli ultimi dubbi sul progetto della Sondrio arena, la “casa” degli sport del ghiaccio e dell’arrampicata sportiva, ma pronta ad ospitare anche eventi e concerti cui l’amministrazione comunale uscente sta lavorando dall’inizio del mandato, è l’analisi della società specializzata, la Sport Advisor Sg Plus Ghiretti & partners di Parma, cui palazzo pretorio si è rivolto dopo aver ricevuto, a novembre dello scorso anno, il progetto di fattibilità tecnica ed economica.

Un progetto che prevedeva due soluzioni per la capienza della struttura: una con circa 1.700 posti e l’altra pressoché doppia, con 3.300 posti. Due impostazioni molto differenti tra loro con ricadute e implicazioni di natura economica dirimenti per il futuro della progettazione.

Motivo per cui, per orientare la scelta sulla soluzione di capienza dell’impianto più efficace sotto il profilo della sostenibilità economico-gestionale, l’amministrazione ha deciso di dotarsi di un’analisi capace di calibrare il numero ottimale di spettatori valutato in base ad attività specifiche di geomarketing, di benchmark e di analisi dei possibili ricavi, nonché, a completamento del processo, di un approfondito piano economico-finanziario dell’opera.

Un’analisi che ha indicato in quella più piccola, 1.700 posti fissi, cui comunque aggiungerne altri 300/400 in base ai differenti utilizzi, la soluzione migliore, quella cioè «con il grado più elevato di sostenibilità» come recita la delibera con cui nei giorni scorsi la giunta Scaramellini, recependo i risultati consegnati in Comune alla fine di marzo dalla Sport Advisor Sg Plus Ghiretti & partners di Parma, dà ai progettisti l’indicazione di sviluppare la soluzione che prevede la capienza minore tra le due prospettate.

Ora che la scelta è stata compiuta, sulla strada della Sondrio arena resta l’ultimo scoglio da superare: il reperimento dei finanziamenti necessari alla sua realizzazione.

Una questione su cui però l’amministrazione, forte anche dei risultati fin qui ottenuti in fatto di finanziamento delle opere pubbliche, si è sempre mostrata ottimista. Ancor più dopo che il ministro allo Sport Andrea Abodi nella sua recente visita in città ha dichiarato che la struttura s’ha da fare.

«Il palazzo del ghiaccio con la sua dimensione multisportiva e funzionale è un elemento di ricchezza e arricchimento delle opportunità che il territorio è in grado di offrire - ha detto il ministro -. Non voglio fare promesse vane, ma vi assicuro che c’è l’impegno a collaborare perché si trovino le soluzioni per raggiungere l’obiettivo finanziario per completare il quadro economico e fare in modo che questo progetto accompagni i tre anni ce ci dividono dalle Olimpiadi 2026. È importante che i Giochi siano accompagnati da opportunità di questo tipo, che lascino qualcosa di importante sul territorio».

Le stime pre pandemiche e pre guerra in Ucraina, e dunque prima dei rincari delle materie prime e di quelli energetici, ipotizzavano un costo finale dell’opera di 17 milioni, variabile in base alle scelte progettuali sulla cui base dipendono, evidentemente, anche i costi legati ai consumi. Punto dolente su cui, peraltro, in questi anni anche gli esponenti di minoranza hanno più volte sollecitato l’amministrazione ad un’attenta riflessione.

L’ultima analisi consegnata e l’atto d’indirizzo della giunta ai progettisti sembrano però mettere definitivamente la parola fine sui dubbi circa la realizzazione dell’opera che si candida ad entrare di diritto nel dibattito elettorale di questo mese come le parole dell’aspirante sindaco Luca Zambo n - «nessuna cattedrale nel deserto per noi, nessuna Sondrio arena» - lasciano presagire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA