Sondrio, approvata la variante Pgt. Meno edifici e più prescrizioni

Urbanistica L’approvazione in consiglio comunale. Aggiornate le previsioni: limitato il consumo di suolo. Via libera anche al nuovo regolamento edilizio

Minor consumo di suolo in ossequio ai dettami normativi, perché lo vogliono molti cittadini che lo hanno espressamente richiesto e perché non c’è alcun presupposto economico o sociale che possa giustificare un’ulteriore espansione del capoluogo.

Martedì sera il consiglio comunale nella sua penultima seduta prima del voto del 14 e 15 maggio, ha approvato la variante al Piano di governo del territorio per adattare il documento alle linee di sviluppo presenti e future e per dare attuazione ai progetti già finanziati.

Un aggiornamento al documento di pianificazione urbanistica per eccellenza che arriva a nove anni dalle ultime modifiche e a cui l’architetto Sergio Dinale - già estensore del Pgt originario - ha cominciato a lavorare su incarico dell’amministrazione comunale nell’aprile 2019 valutando anche lo stato di attuazione delle previsioni del “vecchio” documento di piano. La ricognizione effettuata ha fatto emergere come soltanto il 15% degli ambiti di trasformazione a suo tempo previsti ha avuto completa attuazione, mentre i tessuti di completamento hanno visto rispettate le previsioni solo per il 50%.

«Da nove anni fa ad oggi la città è cambiata e con essa le esigenze dei cittadini - spiega l’assessore all’Urbanistica, alla Mobilità e all’Ambiente, Carlo Mazza -: sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per giungere a una nuova adozione del Pgt per rispettare l’obbligo di aggiornamento del documento di piano, oltre che di adeguamento alle norme nel frattempo introdotte. Si tratta di uno strumento fondamentale per disegnare il futuro della nostra città, partendo dai cambiamenti intervenuti: si evidenzia una riduzione importante delle aree edificabili a vantaggio del verde pubblico, ottemperando in questo alle disposizioni per la riduzione del consumo di suolo previste da una legge regionale. Si intravede la nuova idea di città che abbiamo in mente, sostenibile e al passo con i tempi».

Insieme alla variante al Pgt, il consiglio comunale ha adottato anche il nuovo Regolamento edilizio per superare quello in vigore risalente al 2002 e che dunque non rispecchia più né la realtà, né le mutate esigenze . Nei 137 articoli, suddivisi a loro volta in più commi, sono presenti più di 300 prescrizioni obbligatorie e alcuni suggerimenti, che la minoranza avrebbe voluto diventassero essi stessi obbligatori - relativi al risparmio energetico e del consumo idrico nelle nuove costruzioni.

Le novità più importanti riguardano proprio la parte relativa all’efficientamento energetico.

Il regolamento dice addio alle caldaiette autonome nei condomini. «Gli edifici con almeno sei unità immobiliari, ad uso abitativo o terziario - cita testuale l’articolo 52 -, devono essere dotati di impianto centralizzato di riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. È vietata la sostituzione di impianti di riscaldamento centralizzati con impianti autonomi, fatto salvi problemi tecnici rilevabili».

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