Solo una pioggerellina
All’agricoltura non basta

Siccità L’emergenza continua, raccolti a rischio, baccini mezzi vuoti Funzionamento a singhiozzo nel comparto idroelettrico. Si spera per oggi

Un quadro idro-meteo-climatico «a dir poco sconfortante» finora tradito anche dall’atteso arrivo della perturbazione atlantica che per il momento, ha regalato pochissime soddisfazioni in termini di precipitazioni.

Preoccupazione

Ieri sulle località della provincia di Sondrio è caduta una pioggerellina scarsa e sottile difficilmente in grado di risollevare le sorti di una stagione in cui il deficit idrico ha impoverito falde e riserve d’acqua, tanto da far scattare l’allarme di Secam, la società che gestisce il sistema idrico, mettendo in difficoltà tutti: dall’agricoltura alla produzione di energia idroelettrica che deve vedersela con bacini mezzi vuoti, passando per la fauna ittica.

Uno scenario tutt’altro che roseo, confermato anche dai dati emersi dall’incontro strategico di martedì all’Autorità del fiume Po tra le Regioni e i portatori di interesse che hanno sancito l’imperativo di tenere altissima la guardia. Dal confronto è emerso che continua inesorabile il processo di esaurimento delle portate del Po che ha determinato in tutte le stazioni l’attestarsi di valori decisamente inferiori alla “portata caratteristica di magra” e al di sotto della soglia di emergenza.

La siccità si è estesa da Ovest verso Est e dopo il Piemonte anche la Lombardia presenta sottobacini a quota 12-16% di riempimento, affluenti del Po, come l’Adda ai minimi storici e falde impoverite. La disponibilità di acqua è ai minimi termini nel lago di Como e anche nel lago d’Iseo, con valori al di sotto dello zero idrometrico, rispettivamente -31cm e -21cm, e una riserva d’acqua disponibile prossima al 5%. Situazione analoga per quanto riguarda i bacini montani, «seppur con differenziazioni più marcate rispetto alla posizione», la riserva dall’inizio dell’anno è in diminuzione con un riempimento attuale sceso al 36%.

I livelli bassi di fiumi e torrenti potrebbero portare ad un ricorso maggiore dell’utilizzo dell’acqua di falda anche per l’irrigazione, senza contare che criticità si segnalano anche per le sorgenti per il settore dell’idropotabile. E’ di venerdì scorso il primo allarme lanciato da Secam a tutti i Comuni della provincia proprio per lo stato delle sorgenti, cui se le precipitazioni, come pare, non dovessero essere tali da garantire una maggiore serenità, potrebbero seguirne altri. Se finora la richiesta è di utilizzare con giudizio l’acqua potabile, evitando di sperperarla per orti e giardini, ad esempio, più avanti potrebbero subentrare anche provvedimenti di razionamento, a partire dalla chiusura di fontane e fontanelle.

Non a caso durante il confronto di martedì, Utilitalia, in rappresentanza delle società che si occupano del servizio idrico integrato, ha rimarcato un deficit di risorsa idrica dalle sorgenti che oscilla tra il 30 e il 70%.

Il comparto idroelettrico, che proprio oggi si riunirà a Milano per fare il punto della situazione, lamenta, invece, una funzionalità “a singhiozzo” in taluni casi solo per 4 ore al giorno anche in questo caso raggiungendo il minimo storico di produzione energetica proprio in un momento di estrema necessità per il nostro Paese.

L’analisi

L’unica speranza è riposta nella pioggia.

«Il clima più freddo del solito dal 20 febbraio ha contribuito a ridurre l’evapotraspirazione, ma non appena le temperature aumenteranno, l’impatto dello stress idrico diventerà evidente, sia per le colture sia per l’habitat - la conclusione dell’Autorità distrettuale del Po -. La disponibilità di risorsa idrica attuale per l’irrigazione sarà inferiore al normale, poiché il Po ed i suoi principali affluenti sono già a livelli molto bassi e si prevede un limitato ricarico dallo scioglimento delle nevi e dalle future precipitazioni. L’irrigazione inizierà prima del solito e con quantitativi richiesti maggiori».

L’Autorità distrettuale del Poche tornerà a riunirsi a metà aprile per valutare sia l’effetto delle precipitazioni di questi giorni, sia le possibili soluzioni da attuare

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