Lo scandalo vaccini
Ne sono arrivati 970
ne servivano 6.400

Disponibili soltanto cinque a dosi a medico, storia di una battaglia persa

Quella dei vaccini si prospetta una battaglia persa. Ogni arma è, ad, oggi, spuntata.

Di giovedì l’ultima, laconica, comunicazione, giunta ai 181 medici di medicina generale che fanno capo all’Ats della Montagna e che erano in attesa di dosi di vaccino antinfluenzale utili, quantomeno, ad assicurare la copertura a qualche decina di aventi diritto.

Pari a 6460 quelle attese da Ats, che già sarebbero bastate a soddisfare un terzo della richiesta, per un totale di 35 dosi a medico, ma, udite udite, a sopraggiungerne sono state solo 970.

In pratica siamo a cinque dosi di vaccino per ciascun medico. Qualcuno è corso, comunque, a ritirarle già ieri mattina, pur di soddisfare, almeno un minimo, la ulteriore richiesta, altri, addirittura, meditano di lasciar perdere, perchè cinque vaccini in più o in meno, davvero, non spostano di una virgola il problema.

Disorganizzazione

Fatto di tantissime persone in nota per la vaccinazione presso i loro medici di medicina generale, che, a poco a poco, compresa l’antifona, cioè l’assenza del prodotto, si sono orientati sui centri vaccinali pubblici di Asst Valtellina e Alto Lario, che, a sua volta, è agli sgoccioli.

Di mercoledì la fornitura, anche questa assai sofferta, di 3000 nuove dosi di vaccino giunto dal Belgio, sempre, ovvio, per il tramite di Regione Lombardia. Dosi utili ad evadere tutte le prenotazioni riferite alle priorità, cioè alle persone con più di 65 anni, ai malati cronici, e alle persone fragili, mentre, tutti gli altri aventi diritto, in particolare la categoria degli over 60, resteranno al palo.

Non è detto, per dirla tutta, che, una volta evase tutte le prenotazioni dei casi prioritari, Asst possa anche chiamare aventi diritto prenotati ed appartenenti ad altre categorie, però, vale la pena non farci troppo conto. La coperta è cortissima. Moltissimi aventi diritto resteranno non vaccinati.

Non è mai successo, non doveva succedere, soprattutto quest’anno in cui l’antifluenzale fungeva anche, in certo senso, da anti Covid, invece è, esattamente, quanto accaduto.

Oltre le più nefaste previsioni, perchè, a sentire i medici di medicina generale, almeno a spanne, sembrava avessero vaccinato almeno il 50% dei loro assistiti aventi diritto.

Scoperti anche gli operatori

Invece, no. Neanche per sogno. Perchè al 27 novembre la copertura vaccinale della popolazione over 65 era ferma al 22,75%, dato Ats. Considerato che Asst sta somministrando le famose 3mila dosi, questa percentuale si alzerà, ma non di molto. Non si arriverà al canonico 53% di copertura cui eravamo abituati negli anni scorsi.

E, va aggiunto, che restano ancora scoperti gli operatori sanitari, almeno quelli delle strutture protette. Solo due giorni fa, con mail, è stata annunciata alle dirigenze la disponibilità del vaccino, ma non è ancora in loro possesso. Probabile arrivi la settimana entrante, staremo a vedere.

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