Soccorritori aggrediti
Arriva il Daspo

Tirano I quattro avevano prima colpito con calci e pugni l’avventore di un pub fuori e all’interno del locale

Aggressione a due soccorritori della Croce rossa che tentavano di portare aiuto ad un ventenne, a sua volta già aggredito: arrivano i primi provvedimenti nei confronti degli autori del grave episodio che risale ad ottobre dell’anno scorso, fuori dal pub Bobo’s a Tirano.

Quattro cittadini italiani, residenti in Sicilia ma che dimorano stabilmente in provincia, sono stati raggiunti da un provvedimento di divieto di accesso, il cosiddetto Daspo Willy, per due anni, all’esercizio pubblico dove si erano resi protagonisti di diversi reati nell’ ottobre 2021.

Dopo un litigio avevano aggredito un altro avventore, ventenne, colpendolo con calci e pugni. La giovane vittima, nonostante si fosse rifugiata all’interno del locale,cercando di nascondersi anche nelle cucine, era stato raggiunto dai quattro che avevano ricominciato a colpirlo.

La furia dei quattro uomini non si era placata neanche di fronte ai sanitari intervenuti per soccorrere il ferito: si erano introdotti all’interno dell’ambulanza. Una violenza incontrollabile poi rivolta anche contro i soccorritori, che avevano riportato lesioni, e contro il mezzo di soccorso, gravemente danneggiato.

Il giovane aggredito, dal canto suo, aveva riportato varie lesioni, in particolare alla testa e ad un orecchio, che gli hanno provocato anche un danno a livello uditivo.

Gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Tirano per risalire agli autori dei fatti hanno permesso alla Divisione polizia anticrimine della Questura di Sondrio di notificare agli aggressori i provvedimenti mirati emessi dal questore Angelo Giuseppe Re nei confronti dei quattro che si sono resi responsabili di condotte violente all’interno e nei pressi dell’esercizio pubblico.

I controlli

«Il provvedimento, giustificato dalla pericolosità delle condotte tenute, comporta il divieto non solo di frequentare il locale ma anche di sostare o permanere nelle sue vicinanze – spiegano dalla Questura - e la violazione, che potrà essere accertata attraverso i controlli di tutte le forze di polizia, è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20mila euro. La ripresa delle attività e la rinnovata socializzazione sono attentamente monitorate al fine di arginare e prevenire ogni fenomeno connesso ad episodi di violenza nei pressi di locali pubblici, con protagonisti spesso giovani, anche minorenni, adottando ogni strumento legislativo a disposizione per allontanare e sanzionare coloro che si rendono protagonisti di condotte violente che costituiscono un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Il Daspo Willy, lo ricordiamo, è un provvedimento che corre parallelamente all’azione penale e non si sostituisce, quindi, al processo nei confronti dei quattro uomini, che dopo l’accaduto sono stati denunciati in stato di libertà.

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