Settanta euro per i manifesti funebri. La Corte dei Conti contesta la spesa

Tirano Realizzati dal Comune per la scomparsa di Bruno Ciapponi Landi. Ma per i giudici contabili: «Le spese di rappresentanza devono portare vantaggi»

Il Comune di Tirano è stato “bacchettato” dalla Corte dei Conti per aver speso 70 euro per i manifesti funebri per l’ex assessore e pilastro della cultura provinciale, Bruno Ciapponi Landi.

È davvero singolare quanto capitato all’ente locale. Va detto che nel 2007 il consiglio comunale aveva approvato il regolamento relativo alle spese di rappresentanza, con l’obiettivo di disciplinare i casi nei quali è consentito il sostenimento da parte dell’amministrazione comunale delle spese di rappresentanza. E, in questo regolamento, erano previste anche le spese per gli annunci mortuari.

Ma la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Lombardia ha trasmesso una nota in cui ritiene priva di qualificazione la spesa di 70 euro sostenuta dal Comune abduano E si riporta uno stralcio della sezione campana che dice: «Le spese di rappresentanza devono essere caratterizzate da un legame con il fine istituzionale dell’ente … tali spese sono pertanto finalizzate ad apportare vantaggi che l’ente trae dall’essere conosciuto, quindi non possono risolversi in mere liberalità». Da qui la richiesta al Comune di provvedere a modificare il regolamento. «Ovviamente ci siamo adeguati, ma certamente il rilievo ci ha sorpresi», dice il sindaco.

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