Sertori: «Si diffonde facilmente,
dobbiamo seguire le regole»

Intanto i casi a Sondrio sono sei

Sondrio

«È vero che la provincia di Sondrio, insieme alle realtà di Como, Lecco e Varese, è quella, attualmente, meno esposta al contagio, però va ricordato che il Coronavirus ha una capacità diffusiva incredibile, per cui vale assolutamente la pena di seguire attentamente le indicazioni fornite dagli esperti».

A parlare è Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli Comuni, che, quotidianamente, si divide fra il proprio paese d’origine, Ponte in Valtellina, Sondrio, sede dell’Ufficio territoriale regionale, e Milano, sede di Regione Lombardia e quartier generale per la gestione del contrasto alla diffusione del Coronavirus.

«E’ stata costituita una task force a livello istituzionale - precisa Sertori - a presidio dell’emergenza, formata dal governatore Attilio Fontana, dal vicepresidente Fabrizio Sala, e dagli assessori Giulio Gallera, al Welfare, Pietro Foroni, alla Protezione civile, e Davide Carlo Caparini, al Bilancio. Loro si occupano del problema in prima persona, mentre tutti noi, pur non potendo non esserne toccati, lavoriamo a portare avanti i temi di nostra competenza. Perchè la macchina amministrativa, nonostante tutto, deve andare avanti».

Ed è in ragione della contiguità fra membri della Giunta che anche Sertori, lunedì scorso, come tutti i suoi colleghi assessori, è stato sottoposto a tampone per la ricerca del Coronavirus dopo la positività e il ricovero, agli Spedali Civili di Brescia, dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli.

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