Sertori: «Mi ricandido per la Regione»

PoliticaL’assessore sondriese ha ufficializzato la sua decisione in vista delle elezioni di febbraio «Legislatura straordinaria, soddisfazione per canoni idrici e Olimpiadi, ma anche esperienze drammatiche»

Massimo Sertori si ricandida in Regione. L’ufficializzazione della decisione dell’uomo forte della Lega in provincia di Sondrio era attesa prima della fine dell’anno e invece l’assessore della giunta Fontana ha deciso di anticipare i tempi e mettere il suo nome sotto l’albero di Natale.

Gradito regalo per il suo partito - nessun altro tra i leghisti in Valtellina è in grado di smuovere lo stesso consenso -, forse meno per gli amici alleati di Fratelli d’Italia il cui rappresentante (nessuna candidatura ufficiale per il momento) avrà più filo da torcere che se Sertori avesse deciso di ritirarsi.

Quattro anni fa

Nel 2018 Sertori portò a casa 8.809 preferenze che gli valsero la chiamata in giunta e la Lega il 45,81% delle preferenze. Alle ultime politiche il quadro si è però modificato: il partito di Salvini si è fermato al 18%, quello di Giorgia Meloni ha raggiunto il 33%.

«Mi ricandido - annuncia l’assessore in una nota ufficiale - dopo quasi cinque anni, devo dire molto intensi, in cui con la squadra del presidente Attilio Fontana abbiamo dovuto affrontare esperienze inedite, difficili, a volte drammatiche e sconosciute. Come la pandemia da Covid e tutto quello che ha comportato, seguito dalla crisi economica, della mancanza di materie prime, della grave situazione di siccità e dell’esplosione del costo dell’energia».

«Esperienze - prosegue l’assessore - che hanno forgiato una squadra che, soprattutto nei momenti più critici, ha saputo stringersi ed affrontare situazioni incredibili».

Gli eventi

Una legislatura straordinaria, perché tali sono stati gli eventi che hanno caratterizzato lo scenario locale, italiano ed internazionale, ma anche per i risultati ottenuti. E’ sempre Sertori a ricordarlo. «Sono stati anche cinque anni di grandi soddisfazioni quanto abbiamo raggiunto lascia intravedere prospettive positive per il futuro dei cittadini lombardi e valtellinesi - dice -. Penso alla nuova legge sull’idroelettrico, una battaglia iniziata quando ero presidente della Provincia di Sondrio che ogni anno porta ingenti risorse sul territorio. Ne vediamo già i primi effetti come il trasferimento dell’energia gratuita a tutte le case di riposo della Valle, l’aumento dei canoni idrici che ci permettono di realizzare strade, sistemare le scuole e avviare sul territorio tanti altri interventi, attesi da anni. E ancora le Olimpiadi invernali del 2026, un grande evento grazie al quale possiamo costruire un futuro per i nostri figli. Una grande opportunità, ma anche un responsabilità. Penso ai tanti finanziamenti che abbiamo erogato ai comuni, all’agricoltura e alle imprese».

Le critiche

Un’esperienza faticosa, non esente da errori. «Si può sempre fare di più e meglio e si può anche sbagliare, specie se si lavora» ammette l’assessore conscio delle critiche piovute sulla giunta dal territorio soprattutto in materia di sanità. «I 140 milioni di euro per l’edilizia sanitaria della provincia di Sondrio sono una cifra importante messa a disposizione, ma certo non risolutiva ai tanti problemi da affrontare, a partire dalle liste d’attesa e i pronto soccorso, nonché la carenza di personale medico - aggiunge -. Problematiche che riguardano non solo la provincia di Sondrio, ma la Lombardia e tutte le regioni d’Italia. Nessuno ha la bacchetta magica, ma si tratta di questioni prioritarie che devono essere affrontate. Potrei andare avanti ancora parlando di cose fatte, da fare e di sogni da realizzare. Tra cui sicuramente l’autonomia che è sinonimo di efficienza. Lo abbiamo visto con l’autonomia sull’idroelettrico quante cose si possono fare».

Anche per questo, Sertori dice di aver deciso di ricandidarsi, per tutto quello che può essere ancora realizzato «mettendo a disposizione la mia esperienza di assessore regionale e la mia conoscenza del territorio».

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