Seconda ondata choc
Negli ospedali 146 morti
«Ora va un po’ meglio»

Ieri 26 nuovi positivi e meno ricoverati. Dall’inizio della pandemia 369 i morti in provincia. Il rallentamento nei dati più lento che in altre realtà

Scendono i numeri dei nuovi positivi, 26 nella giornata di ieri, scendono i ricoverati Covid, 137, venti in meno di lunedì scorso, mentre restano importanti i numeri riferiti ai decessi.

Sette i morti negli ultimi tre giorni al Morelli di Sondalo, quattro uomini e tre donne, di cui quattro nati negli anni Trenta, due negli anni Quaranta e una negli anni Cinquanta.

Per un totale di 146 decessi avvenuti negli ospedali della nostra provincia in questa seconda ondata pandemica.

La situazione

Un dato sempre più prossimo ai 170 registrati, nel centro Covid sondalino, fra marzo e giugno, in un lasso di tempo ben maggiore, però, pari a quattro mesi. Più esaustivo, al riguardo, il dato fornito da Ats della Montagna, che ricomprende anche i decessi avvenuti nelle strutture protette, negli ospedali di fuori provincia e nelle abitazioni, e che ci consegna un complessivo di 160 dal 1° ottobre scorso ad oggi.

Per un totale di 369 residenti in provincia di Sondrio mancati da inizio pandemia, cioè dal 23 febbraio scorso, tre nella sola giornata di ieri.

In diminuzione, rispetto ai giorni precedenti, invece, a livello regionale, i decessi, anche se di numeri importanti si continua a parlare, 68 ieri, 106 l’altro ieri, per un totale di 24.165 persone che hanno perso la vita per il Covid.

Nove ogni giorno

Come annunciato, in calo il dato riferito ai pazienti ricoverati, scesi a 137, anche se sono salite da 9 a 12 le persone ricoverate in Terapia intensiva, e anche se, a fronte di 35 pazienti dimessi, ci sono stati 27 nuovi ricoveri in tre giorni.

Una media di nove al giorno, che è sicuramente meno dei 15-20 delle scorse settimane, ma è giudicato, ancora, preoccupante dal personale sanitario impegnato nei centri Covid.

Così come più lento è il ridimensionamento del contagio in provincia di Sondrio rispetto ad altre realtà lombarde, più lento appare anche il calo della pressione sugli ospedali, che, a livello regionale consegna performance migliori.

Ieri, i ricoverati nei reparti non intensivi sono stati 153 in meno, per un totale di 4.793, e i ricoverati nei reparti intensivi, 18 in meno, 611 in totale i pazienti ancora assistiti.

Incoraggiante, ieri, la misura del contagio, con soli 26 nuovi casi censiti nel bollettino di Ats della Montagna (15 nel report regionale, 2730 il complessivo di tutta la Lombardia), contro i 71 di mercoledì e i 57 di martedì. Per un totale di positivi da inizio pandemia ormai prossimo agli 8mila, per la precisione 7.927, di cui 7058 sul territorio, e 869, dato stabile, nelle strutture protette.

In calo anche la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati riscontrata da Asst Valtellina e Alto Lario, pari, negli ultimi due giorni, al 18%, tenendo conto, però, che nel computo rientrano anche le persone sottoposte a controllo e che sono, quindi, già note come positive. Questa percentuale, tuttavia, solo pochi giorni fa era molto più alta, pari al 27% del totale, il che aveva impensierito non poco la dirigenza di Asst.

Molto significativa, infine, la crescita dei guariti, 188 solo ieri nella nostra provincia, per un totale di 5.950 da inizio pandemia. Numeri che fanno scendere di molto quelli degli attualmente positivi, pari ieri a 1608.

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