Scuola di Triangia
Il giardino delle api
ora è una realtà

Con il Fai Tutte le classi hanno lavorato al progetto

Una fonte di nutrimento prezioso per le api e gli insetti impollinatori, animali fondamentali per la varietà dell’ecosistema. Si chiama Giardino delle api, il progetto cui gli alunni delle classi della scuola di Triangia - dalla prima alla quinta senza distinzione se non nelle singole competenze - hanno lavorato e che hanno lasciato a disposizione degli insetti per quest’estate, prima cioè di tornare a lavorarci con la nuova campanella a settembre.

Didattica della Ecoschool

Un’iniziativa nata proprio dalla didattica della Ecoschool dove ogni anno gli alunni hanno la possibilità di approfondire tutto ciò che ruota intorno ad un particolare animale - in questo caso l’ape, appunto - e dalla collaborazione con il Fondo per l’ambiente (Fai) che da qualche anno ha affiancato al suo tradizionale ambito di interesse, ossia la tutela della parte monumentale del patrimonio, l’attenzione verso il paesaggio, visto come un elemento costitutivo della bellezza del nostro Paese, e l’attenzione verso l’ambiente in generale. E dunque in relazione a questi temi la delegazione di Sondrio ha voluto proporre alla scuola di Triangia, il luogo più adatto per veicolare messaggi e fare sforzi formativi, un progetto ispirato ad esperienze fatte in Italia ed altrove intitolato.

Il giardino delle api è un’area in cui sono state messe a dimora piantine, arbusti e diverse qualità di bulbi e semi di specie conosciute per il loro particolare valore mellifero. L’intento è di supportare gli insetti impollinatori con una fioritura diversificata, che copre un buon numero di mesi.

La proposta del Fai, legato alla consapevolezza ecologica, è stata eminentemente pratica, una caratteristica che i progetti del Fai hanno spesso, proprio per cercare di tradurre le idee in realtà concrete e ha fatto da corollario a incontri con esperti di apicoltura già in programma.

L’utilità di questa esperienza sta nella varietà di spunti didattici che può offrire: si parla di biodiversità, cambiamenti climatici, inquinamento e soprattutto può far diventare non solo consapevoli dei problemi che si devono affrontare, ma sottolinea la possibilità di essere protagonisti di un cambiamento, la possibilità di poter fare qualcosa in prima persona.

E i bambini, insieme a tutte le loro insegnanti, a partire dalla maestra Sara, e con il supporto di qualche genitore, si sono messi in gioco molto volentieri: hanno zappato, concimato, creato un cordolo con i ciottoli che ciascuno ha portato. In classe hanno studiato le essenze, hanno parlato di clima, hanno fatto calcoli. Un lavoro interdisciplinare nell’ottica però del legame che da sempre i ragazzi della Ecoschool hanno con la natura e la realtà che li circonda.

«Generazioni consapevoli»

«E’ importante - dice la referente del progetto Alessia Schiappadini -formare generazioni consapevoli dei mutamenti in atto e dell’importanza di preservare la biodiversità. Queste iniziative vanno proprio in questa direzione».

Il progetto proseguirà nei prossimi anni, alla ricerca di una sempre maggiore funzionalità del piccolo giardino, con piante che si avvicendano nella fioritura senza soluzione di continuità.

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