Scuola, 3.500 studenti
costretti a casa

Picco di contagi Numeri raddoppiati in una settimana per un totale di 231 classi più 107 operatori coinvolti

In provincia di Sondrio sono 231 le classi in quarantena, per un totale di 3.492 alunni e 107operatori scolastici coinvolti.

Il dato, cristallizzato alla data di domenica scorsa, 23 gennaio (perché a questa giornata si riferisce il monitoraggio delle scuole effettuato da Regione Lombardia e, per quanto riguarda la nostra realtà, dall’Ats della Montagna, diffuso settimanalmente ogni mercoledì), è più che raddoppiato rispetto ai sette giorni precedenti.

Un incremento davvero notevole che riguarda tutti gli ordini e gradi scolastici ma che risulta davvero impressionante nelle scuole medie.

Se il 16 gennaio erano 9 le classi in didattica a distanza, una settimana dopo ne risultano 39; ma sono ancora elementari e scuole delle infanzia le più colpite.

Numeri davvero senza precedenti, basti pensare che già quelli resi noti una settimana fa costituivano un record per il nostro territorio, prima il massimo del coinvolgimento nel contagio Covid risaliva al 12 dicembre dell’anno scorso, quando interessate al problema erano state 14 classi, con 240 studenti e 32 operatori in quarantena. I numeri ora sono 15 volte più alti.

La pressione maggiore del Covid è ancora sulle scuole dell’Infanzia e sulle elementari: nelle prime domenica scorsa risultavano in quarantena 61 classi (sette giorni prima erano 38), 848 alunni (quasi il doppio rispetto all’ultimo monitoraggio, quando erano 467), e 73 operatori (contro i 59 precedenti).

Nelle elementari, invece, 82 classi, 1.200 alunni e 28 operatori, mentre il 20 marzo il problema riguardava 30 classi, 429 alunni e 18 operatori, numeri che allora erano inferiori rispetto a quelli degli asili e che ora, invece, sono decisamente i più alti del nostro territorio.

L’aumento maggiore, di oltre quattro volte, riguarda però gli istituti superiori di primo grado, che fino a sette giorni prima erano fanalino di coda con 9 classi delle medie in didattica a distanza, 147 studenti e 5 operatori scolastici coinvolti: nell’ultimo report le classi sono diventate 39 e i ragazzi 679, mentre è salito solo di un’unità il numero di lavoratori interessati dal problema.

Infine, le scuole superiori di secondo grado: domenica risultavano 49 classi in quarantena, il doppio rispetto alla domenica precedente (erano 25), con 765 studenti coinvolti (la settimana prima 327) e nessun operatore, contro i 2, invece, di sette giorni prima.

Aumenti anche in Regione

Sul totale degli iscritti all’anno scolastico in corso, pari a 23.199, gli studenti in didattica a distanza sono, quindi, circa il 15%, nell’ultimo monitoraggio la percentuale era due volte e mezzo più bassa, si aggirava attorno al 6%.

Ed è in aumento e decisamente alto il numero delle classi coinvolte a livello regionale, pari a 9.441 (domenica 16 gennaio erano 5.415), per un complessivo di 115.262 (erano 67.433) studenti in Dad e 6.225 operatori in quarantena (erano 3.320 sette giorni prima).

A livello regionale il trend dei contagi, infine, risulta in aumento in quasi tutte le fasce d’età, e in modo particolare nei bambini tra zero e 10 anni, mentre si nota un seppur lieve decremento tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni.

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