Scende il contagio
ma la ripresa non c’è
«È ancora tutto fermo»

saldi non sono andati come sperato. Bassi. «Troppe incertezze». Maspes: «Cambiato anche il modo di comprare». Da Ingram: «Vediamo ora»

«È come se fossimo ancora in lockdown».

Dalle parole di Gianfranco Bassi, dello storico negozio di borse e valigie “Ragazzoni” in via Dante a Sondrio, si capisce perfettamente l’andamento di questo primo mese di saldi.

«Complice la quarantena, che ha costretto a casa molte persone, nelle scorse settimane non c’è stato molto afflusso», continua.

Un po’ più di passaggio ora

«Abbiamo lavorato bene – sempre Bassi – prima di Natale e fino alla fine dell’anno. Da gennaio in poi c’è stata questa sorta di lockdown mascherato, tra quarantene e isolamenti fiduciari». Il commerciante, tuttavia, si dice «abbastanza fiducioso: in questi giorni vedo già qualche passaggio in più».

Insomma, se un tempo il periodo di saldo era “sacro”, adesso la tendenza è proprio cambiata.

«Anche nel nostro settore, alla fine ci sono svendite tutto l’anno e, per questo, ormai i saldi non hanno più quell’importanza di una volta». Un effetto «che già abbiamo visto da alcuni anni. Chiaramente in questo periodo diventa più complicato valutare le cause e le conseguenze: c’è di mezzo la pandemia e gli elementi da prendere in considerazione sono molti di più del passato», aggiunge.

Chissà, allora, quale sarà un domani il futuro dei saldi. «Alla fine, la tendenza è anticipare tutto: già il “Black Friday” è una specie di saldo. E non si tratta più di un giorno, com’era all’inizio, ma ormai ci sono promozioni per tutto il mese di novembre», chiosa sempre Bassi.

Promozioni più frequenti

Dal canto suo anche Krizia Gaburri del negozio di abbigliamento per bambini Brums non può dirsi soddisfatta del primo mese di offerte. «Non sta andando benissimo, è qui da vedere». Anche nel suo caso, «le promozioni – rispetto ad una volta – sono molto più frequenti durante l’anno. E, anche quando non ci sono proprio sconti, lo stesso offriamo al cliente incentivi sugli acquisti successivi». Un modo, insomma, per incentivare le vendite e, allo stesso tempo, per favorire la clientela.

Manca meno di un mese – la data esatta sarà il 5 marzo – al termine delle offerte promozionali invernali, che lasceranno poi spazio alla nuova collezione primavera-estate.

Di fronte al rincaro generale dei prodotti, ancora Gianfranco Bassi osserva che «lavorando noi circa nove mesi avanti, per ora la prossima stagione non sarà più di tanto toccata da rincari. «Certo, però - aggiunge . già vediamo sull’autunno-inverno un aumento del 7/8%, legato specialmente ai costi spropositati di spedizione della merce».

Cristina Maspes, dell’omonimo negozio di abbigliamento del centro cittadino, riscontra «un calo nelle vendite in questo periodo: rispetto alla prima settimana, che è andata abbastanza bene, c’è stato poi un bel rallentamento».

La commerciante nota, inoltre, «che è proprio cambiato il periodo dei saldi: una volta la gente veniva, guardava e cercava le occasioni, adesso invece sono tutte compere piuttosto mirate. Insomma, chi ne approfitta, bene o male sa già cosa acquistare».

Grandi offerte

Nora Fagiolini di Ingram camicie riconosce che, da quando anche in Italia ha preso piede il “Black Friday”, molto è cambiato in questo settore. «Come sconti corrisponde, effettivamente, al primo periodo di saldi, ossia un 30%». Un buon incentivo, di sicuro, che favorisce – tra le altre cose – anche i regali natalizi. Con la conseguenza, poi, che in alcuni casi il periodo di saldi diventa superfluo.

«Attualmente – prosegue Fagiolini dal negozio di galleria Campello – siamo al 40% e, di solito, nell’ultimo periodo si arriva anche a metà prezzo. Staremo a vedere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA