Scargaàmuut fa il pieno

La vita in alpeggio

rivive con abiti d’epoca

AlbosaggiaSuccesso per la sfilata e le bancarelle

Scargaàmuut fa il pieno La vita in alpeggio rivive con abiti d’epoca
Uno dei gruppi della sfilata con vestiti d’epoca curatissimi
(Foto di foto gianatti)

Migliaia di visitatori in un viavai continuo per celebrare gli alpeggiatori e il loro lavoro nei maggenghi, ridiscesi a valle alla fine dell’estate.

Numeri da capogiro per “Scargaàmuut”, manifestazione andata in scena ieri nella piana sul confine di Albosaggia e Caiolo. Un’edizione, la numero due - dopo lo stop forzato dello scorso anno -, che ha visto crescere la rosa dei partner rispetto al debutto dell’autunno 2019.

In prima linea, in cabina di regia, i comuni di Albosaggia e Caiolo, con la Fondazione Albosaggia, l’Associazione culturale di Caiolo, Coldiretti, Ara Lombardia e associazioni del territorio. Ancora più incisive le collaborazioni con la cooperativa agricola Albosaggia-Caiolo-Faedo e con il Parco delle orobie.

Insieme hanno regalato al pubblico una domenica da incorniciare con una varietà di proposte, per giovani e meno giovani, che si è conclusa nel pomeriggio con la sfilata degli animali: vacche, capre, pecore, cavalli e asini, costumi tipici e gruppi musicali.

Tutto intorno un villaggio rurale in piena regola, in cui nulla è stato lasciato al caso. Cominciando dai bimbi, che hanno potuto divertirsi in un parco giochi assolutamente naturale: scivoli, bowling e un labirinto, interamente costruiti con balle di fieno, così come le sedute, il bar, la cassa. E ancora: gli stand di Campagna amica, una mostra di campanacci, la mostra delle porte parlanti, un’esposizione di trattori d’epoca e gli intagliatori dell’Avi all’opera con la motosega a creare sculture di legno.

Sold out già a meta settimana il pranzo. Trecento erano i posti e trecento i commensali che hanno potuto gustare il menu preparato dallo chef Fabrizio Camer con un nutrito gruppo di volontari, tutti rigorosamente “griffati” “Scargaàmuut”. Già, perché per l’occasione è stata creata una camicia in velluto millerighe, tazze, roncole e anche 200 forme di formaggio a marchio “Scargaàmuut”, appositamente prodotte in collaborazione con la stalla Gus

Serviti direttamente ai tavoli allestiti all’ombra di un tendone nel rispetto delle restrizioni anti-Covid e controllo di Green pass un risotto con bresaola e casera, hamburger gourmet accompagnato da un salame ricoperto da una crosta di polenta e per concludere un castagnaccio.

Il podio

La giornata ha dato l’opportunità di premiare i vincitori del concorso fotografico promosso dal Parco delle Orobie nell’ambito dell’iniziativa “In giro per gli alpeggi” del consorzio turistico Sondrio e Valmalenco. Sul primo gradino del podio Fabrizio Barri di Cedrasco che meglio di altri ha saputo testimoniare con il suo scatto - delle mucche a riposo all’alpe Dossola in Val D’Ambria - quanto l’opera dell’alpeggiatore sia importante per l’ambiente. Seconda classificato il sondriese Claudio Lenatti, terza Giada Spagnolatti.

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