Sanità, visite ed esami di sera, il sabato e nei festivi. In maggio 372 ore

Sanità Aperture straordinarie per ridurre le attese La nostra Asst è quella messa meglio in Lombardia Il calendario tra Sondrio e l’ospedale di Sondalo

Sulle 32 realtà lombarde fra Asst, Aziende socio sanitarie territoriali e Irccs, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, chiamati a estendere anche alle ore serali e ai prefestivi e festivi gli ambulatori per visite e per diagnostica per immagini, il primato spetta proprio ad Asst Valtellina e Alto Lario, per il numero di ore extra assicurate nel mese di maggio.

Il calendario

Un grande sforzo da parte dell’azienda, che ha inserito nella programmazione nove agende serali nella fascia fra le 20 e le 23, tredici agende prefestive e nove festive aggiuntive.

E considerato che ad ogni agenda vengono fatte corrispondere dodici prestazioni, il totale di queste ultime, per il mese di maggio per Asst Valtellina e Alto Lario, è di 372 ore dedicate all’abbattimento delle liste d’attesa.

Di queste, 156 sono le ore fissate nei prefestivi e 108 ciascuna nei festivi e nella fascia serale.

Per la precisione, a Sondrio si può prenotare la Risonanza magnetica nucleare, anche al sabato, dalle 8 alle 19 e nei giorni feriali lo si può fare anche nell’arco temporale fra le 16 e le 20, quando di norma gli studi medici e le radiologie sono chiusi. Sono previsti esami serali, tra le 20 e le 22.30 per due giorni alla settimana, e per l’intera giornata (dalle 8 alle 18) per due domeniche al mese.

Per la Tac senza contrasto sono stati riservati due sabati al mese dalle 8 alle 16 in prestazione aggiuntiva, mentre per la Tac con contrasto è stato inserito un sabato al mese, sempre dalle 8 alle 16.

Al Morelli

A Sondalo, invece, si può effettuare la Risonanza magnetica nucleare anche il sabato dalle 8 alle 17.30 e dalle 16.40 alle 20, anche nei giorni feriali. Dopodiché Asst è al lavoro anche per organizzare l’attività aggiuntiva riferita alle prime visite.

Allo stato attuale l’impressione è che le prime disponibilità siano state sfruttate da persone che erano già in lista d’attesa e che sono state richiamate apposta per proporre loro queste possibilità di anticipare gli esami, dopodiché ora le agende sono aperte fino ad esaurimento posti.

È vero che l’attesa è tanta, quindi anche le disponibilità aggiuntive si esauriranno in fretta, però innegabile è lo sforzo messo in campo a livello aziendale.

Del resto tutte le altre 31 realtà lombarde, pur grosse ci seguono perché, dopo di noi arrivano l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e l’Asst di Lodi con 336 ore aggiuntive ciascuna, quindi l’Asst della Brianza e l’Asst Rhodense, con 324 ore aggiuntive.

Al 4° posto l’Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda con 300 ore in più, al quinto l’Asst di Crema con 276 ore aggiuntive e quindi al sesto l’Asst Spedali Civili di Brescia con 240 ore aggiuntive. Tutte le altre Asst viaggiano al di sotto delle 200 ore, per la precisione dalle 180 in giù, come ad esempio quelle più vicine: l’Asst di Lecco a 180, l’Asst Lariana (di Como), a 168, l’Asst Valcamonica a 48, l’Asst di Monza col San Gerardo a 144 e l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo a 156. Per un numero complessivo di 5.340 prestazioni in più garantite dal sistema pubblico lombardo a maggio, tra visite e diagnostica per immagini.

L’obiettivo

Ed è solo l’inizio, perché il messaggio lanciato da Regione Lombardia per la precisione da Letizia Moratti, vicepresidente ed assessore al Welfare, è volto a ridurre in modo significativo i tempi d’attesa allungatisi a causa della pandemia.

«L’apertura straordinaria degli ambulatori proseguirà fino al termine dell’anno - dicono dall’assessorato al Welfare del Pirellone - con l’eventuale progressivo ampliamento delle agende, in modo da contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa e come impegno di equità sociale».

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