Salta la prima fiera
“Formaggi in piazza”

Dovrebbe invece tenersi in novembre il Sondrio Festival in quanto internazionale. Il sindaco esclude la chiusura di aree a rischio

Fiere e sagre sospese fino a nuovo ordine e possibilità per i sindaci (o chi per essi) di chiudere strade e piazze dove dovessero crearsi abituali assembramenti. Toccano da vicino anche la vita quotidiana sondriese, rimettendo in discussione programmi e calendari, le regole contenute nel nuovo decreto del presidente del consiglio illustrato domenica sera da Giuseppe Conte ed entrato in vigore già ieri.

La prima vittima cittadina della nuova stretta del Governo sul fronte delle sagre per cercare di fronteggiare la curva dei contagi che non fa che crescere di giorno in giorno, anche in provincia di Sondrio, è “Formaggi in Piazza”, la tradizionale mostra-mercato dei formaggi a latte crudo di montagna, che quest’anno avrebbe dovuto tenersi il 31 ottobre e il 1 novembre in piazza Garibaldi, in corso Italia e in piazza Campello con il suo corollario di eventi e possibilità pensate per far conoscere il territorio. Alla manifestazione avrebbe dovuto essere abbinato anche il concorso provinciale riservato ai formaggi a latte crudo anche di capra. Nulla da fare. Né contingentamento dei partecipanti, né obbligo di mascherina indossata. Nessuna eccezione consentirà agli stand di scendere in piazza. E non potrà esserci spazio neanche per la delegazione del Festival delle erbe di Poschiavo, ospite d’onore previsto ai piedi della torre campanaria.

Ma se per “Formaggi in piazza” e altre fiere e sagre del genere il destino è chiaramente segnato, c’è un evento sul quale resta qualche incertezza ed è il Sondrio festival, la mostra internazionale dei documentari sui parchi in programma dal 9 al 29 novembre in città.

Il dpcm appena entrato in vigore non prevede restrizioni intanto per gli eventi fieristici maggiori, nazionali e internazionali e consente ai teatri di proseguire le proprie attività, ma indica anche la modalità da remoto per convegni e congressi che causano assembramenti. Il Sondrio festival, come indica il nome stesso, è internazionale e si svolge al Teatro sociale per cui dovrebbe essere “salvo”, ma certo sarà necessario porre particolare attenzione e rivedere, ancora una volta, le modalità di svolgimento.

Il dpcm poi dà la possibilità a sindaci e prefetti, coloro che meglio dello governo centrale o regionale conoscono i territori, di istituire una sorta di coprifuoco serrando piazze e strade della movida a partire dalle 21, tenendo conto che locali, pub e ristoranti dovranno comunque chiudere entro mezzanotte.

Un’opzione di cui il primo cittadino di Sondrio Marco Scaramellini, che anche su questo si confronterà con i colleghi dei capoluoghi, intanto non intende avvalersi, non prima cioè di aver valutato la risposta della popolazione alle nuove regole.

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