Rivoluzione rifiuti a Sondrio e Morbegno. Porta a porta e raccolta umido

Ambiente Oggi la presentazione ufficiale della novità con tutti i particolari. Si pensa ad arrivare a tremila tonnellate

Raccolta dell’umido in città al via. Lo aveva anticipato l’amministratore delegato di Secam Nicola Perregrini nel corso dell’Ecoforum sull’economia circolare organizzato da Legambiente a dicembre a Sondrio - «nel 2023 si parte a Sondrio e Morbegno» sorprendendo anche l’assessore all’Ambiente Carlo Mazza e adesso quelle parole si concretizzano in un progetto che sarà presentato proprio oggi dal sindaco Marco Scaramellini, dallo stesso assessore Mazza e dal consulente di Secam, Lorenzo Bagnacani.

La revisione

Il piano, ideato dalla società sondriese che gestisce la partita, in collaborazione con il Comune, prevede infatti l’introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti completa porta a porta, compresa la frazione organica, insieme al passaggio alla tariffa puntuale. Ovvero al sistema di calcolo della tariffa rifiuti legato alla reale produzione di rifiuti di ogni singola utenza basata non più solo sui metri quadrati dell’immobile e sul numero degli occupanti, ma anche su quanti rifiuti indifferenziati sono stati prodotti.

Una revisione complessiva del sistema della differenziata che era uno dei punti del programma elettorale dell’amministrazione Scaramellini che punta a migliorare le percentuali della città che insieme alla provincia è maglia nera in Lombardia. Secondo gli ultimi dati a disposizione la Valtellina ha una percentuale di differenziata del 57,2% decisamente al di sotto del 65% indicato per legge, ancor più del 73,3% di media lombarda e lontanissima dall’obiettivo che il piano regionale fissa all’83,3% per il 2027. Obiettivo che peraltro la provincia di Mantova con il suo 87% ha già ampiamente superato.

La crescita della differenziata in città, così come in provincia, passa proprio dall’organico peraltro imposta per legge da gennaio di quest’anno.

Ridurre i rifiuti

Lo ha sempre sostenuto l’assessore Mazza. «Se vogliamo incrementare la raccolta differenziata, portandola oltre il 65% - le sue parole - è indispensabile introdurre la raccolta della frazione umida, ma non solo: dobbiamo operare per ridurre i rifiuti alla fonte (i Comuni più virtuosi producono rifiuti pro-capite fino a otto volte meno rispetto a noi) e strutturarci per la tariffa puntuale, grazie alla quale i cittadini virtuosi risparmieranno e soprattutto sarà possibile ridurre la produzione complessiva di rifiuti».

Attualmente l’umido viene raccolto nei supermercati e nelle attività commerciali, essenzialmente alberghi. Complessivamente si tratta di 855 tonnellate. Con l’introduzione a Sondrio e Morbegno Secam ipotizza di arrivare a tremila tonnellate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA