Rissa in piazza Garibaldi
La polizia chiude il bar Sport

Sondrio

Quattro giorni di chiusura forzata, dal 19 al 23 agosto. Tanto è costata, suo malgrado, al bar Sport di Sondrio l’ultima rissa, e conseguente denuncia, avvenuta tra alcuni avventori sabato sera.

Da qualche giorno le porte e il dehors del locale serrati, le poltrone ammonticchiate e gli ombrelloni chiusi attirano l’attenzione dei passanti in piazza Garibaldi dove il locale rappresenta uno dei punti di riferimento non soltanto per gli happy hour, ma anche per i caffè del mattino. Sulle vetrate del bar c’è ancora la locandina con gli appuntamenti della settimana, compresa la serata di degustazione del giovedì evidentemente saltata, e a fianco il desolante messaggio: «Dalle 24 di mercoledì 19 agosto alle 24 di domenica 23 agosto per cause di forza maggiore siamo costretti a non ospitarvi».

Uno dei sempre più numerosi episodi di intolleranza, violenza e molestie registrati in città in questa strana estate nella quale durante una rissa ha fatto la sua comparsa persino un machete.

Problemi di ordine pubblico, piccoli o grandi che siano, che si susseguono. Oltre a quello di piazza Garibaldi, infatti, negli ultimi giorni gli agenti di Polizia sono stati chiamati in piazzale Bertacchi a fermare gli atteggiamenti molesti di un cittadino di nazionalità romena già noto alle forze dell’ordine dal quale sono poi stati aggrediti e anche all’interno delle mura domestiche per sedare una lite familiare.

«Questi fatti violenti si verificano sempre più spesso anche a Sondrio come nel resto d’Italia - dice Cristiano Ambrosini, segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) -, per questo chiediamo che ci venga dato in dotazione il taser, uno strumento fondamentale per rendere più sicuri gli interventi di polizia, a tutela degli operatori, dei cittadini e anche di chi delinque».