Ricoveri raddoppiati
In una settimana

Covid L’impennata dei contagi si ripercuote sul Morelli: i degenti da una media di 20 sono saliti ieri a 47

L’impennata dei contagi alla quale si assiste da alcune settimane ha causato un aumento dei ricoveri nei reparti Covid-19 dell’ospedale Morelli: un mese fa i pazienti erano una trentina, oggi sono 47. A necessitare di cure intensive, addirittura del casco per respirare in alcuni casi, sono in particolare le persone fragili.

Ieri è stato attivato un reparto al terzo piano del primo padiglione per accogliere i paucisintomatici, cioè i pazienti che dopo aver superato la fase acuta della malattia sono in via di guarigione ma non ancora autonomi per essere inviati al proprio domicilio. «L’ospedale Morelli sta offrendo una risposta efficace ai bisogni di cura dei malati Covid-19 anche in questa fase - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -: in particolare dopo le festività pasquali abbiamo accolto anziani e persone fragili contagiati che hanno sviluppato la malattia in forma grave».

«Si tratta di persone che si sono presentate presso i nostri Pronti soccorso - precisa -: è del tutto falsa la notizia diffusa nei giorni scorsi relativa al ricovero di pazienti provenienti da fuori provincia e spiace constatare come anche in questa fase difficile a emergere sia il fine polemico, la critica fine a sé stessa, anziché il servizio al cittadino. Alimentare sfiducia e incertezza, diffondendo notizie false, non serve a costruire bensì a demolire, allontanare gli utenti dalla sanità provinciale non ci farà progredire ma regredire».

«Ci sono problematiche che stiamo affrontando una ad una nell’interesse dei cittadini - aggiunge Saporito - : con il sostegno e la collaborazione della Regione siamo impegnati per trovare le migliori soluzioni possibili alla carenza di personale e al recupero delle liste di attesa».

«Dopo due anni di Covid-19 - conclude - durante i quali la struttura e il personale del Morelli, con l’affiancamento dei colleghi provenienti dagli altri presidi della provincia, hanno fornito una prova straordinaria, stiamo riorganizzando l’attività ospedaliera e ambulatoriale, non senza qualche difficoltà».

Dal 15 aprile scorso, i ricoveri sono stati complessivamente 76, più di cinque al giorno: da ottobre 2021, i pazienti sono tutti residenti in provincia di Sondrio con l’eccezione di qualche turista risultato positivo che, com’è sempre avvenuto, viene curato al Morelli. Nel mese di aprile si sono registrati sei decessi, uno ieri.

Sul fronte dei contagi, poi, in base ai dati del bollettino giornaliero di Ats della Montagna relativo ai nuovi casi di Covid-19, in provincia di Sondrio proprio l’autorità sanitaria ha emesso 177 nuovi provvedimenti di quarantena successivi al riscontro di positività. Un dato che si riferisce ai tamponi processati entro le ore 23,59 di giovedì. Il numero è superiore rispetto ai 142 provvedimenti di quarantena emessi in media da Ats della Montagna negli ultimi sette giorni.

Sempre nell’arco delle 24 ore, sono stati emessi 101 provvedimenti di fine quarantena per cittadini che sono guariti. In media negli ultimi sette giorni questo numero si era attestato a quota 125. Il totale dei positivi nel territorio di Valtellina e Valchiavenna è così aumentato di 73 unità, raggiungendo quota 1451, contro i 1378 di giovedì.

Secondo il bollettino di Regione Lombardia, invece, sono 216 i nuovi positivi di ieri.

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