Ricerche anche di notte. Ma di “Mariolino” Conti non si trovano tracce

Mossini, nessuna traccia di Mario Conti, 79 anni, l’alpinista non rientrato a casa martedì pomeriggio dopo una passeggiata

Sono proseguite anche la notte scorsa, dopo un’altra giornata di verifiche e perlustrazioni attorno a Mossini, le ricerche di “Mariolino” Conti, 79 anni, conosciuto nell’ambito alpinistico come “Zenin” o come il “ragno della Grignetta”.

All’alba di ieri mattina si è ricominciato a setacciare la zona a mezza costa verso la Valmalenco e verso Castione, aree spesso battute dall’alpinista, che martedì pomeriggio è uscito di casa per una passeggiata, come era solito fare, senza tuttavia tornare a casa.

L’aiuto

La sera precedente, mercoledì, i vigili del fuoco hanno montato un grande faro a luce elettrica nel parcheggio della chiesa di Albosaggia, rivolto verso la parte opposta della valle, così da riuscire ad illuminare la zona battuta dai soccorritori. Il faro ha permesso, anche ieri sera, di proseguire nelle operazioni anche una volta calato il buio.

Eppure, nonostante lo sforzo incredibile di decine di persone (oltre ai vigili del fuoco sono al lavoro anche i tecnici del Soccorso alpino, VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna, con le Stazioni di Sondrio e Valmalenco, i militari del Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, carabinieri, Protezione civile e pure tanti volontari, compresi numerosi esponenti del Gruppo Ragni di Lecco di cui Conti fa parte da una vita e con cui ha firmato grandi imprese alpinistiche), ieri sera non era ancora stato possibile trovarne tracce.

Quarantotto ore di ricerche, quasi ininterrotte, e nessuna traccia dell’alpinista. Ma le operazioni, coordinate dalla Prefettura come sempre accade in casi come questo, non verranno interrotte. Ieri si è andati avanti anche al buio: non ci si arrende e non si lascia niente di intentato. Per il Cnsas sta operando anche il cane molecolare, mentre sono stati utilizzati i droni del Cnsas e della Protezione civile per ispezionare il territorio dall’alto. Così pure con l’elicottero dei Vigili del fuoco giunto da Malpensa. Inoltre - informa il soccorso alpino - è stata bonificata l’area del Mallero, nel timore che lo scomparso possa essere precipitato sino giù al torrente.

Niente smartphone

Lecchese di nascita, Conti da anni è trapiantato a Mossini, dove vive con la moglie, la guida alpina Serena Fait, Mariolino Conti martedì pomeriggio è uscito di casa, come sempre amava fare, per una passeggiata. Ma solitamente rincasava prima che facesse buio, così attorno alle 18.30, non vedendolo ancora rientrare, la moglie si è preoccupata e ha lanciato l’allarme, mettendo in moto la macchina delle ricerche. Con lui purtroppo non aveva il telefono cellulare, quindi non è possibile tentare di rintracciarlo attraverso il dispositivo.

Conti è guida alpina dal 1969, da quando aveva appena 20 anni, proprio nei Ragni di Lecco, con i quali ha firmato grandi imprese: ha conquistato in cordata, nel 1974, la Ovest del Cerro Torre, in Patagonia, l’anno successivo ha scalato il Lhotse, sull’Himalaya e in seguito altre vette dal Perù all’Algeria. Diventato uno dei protagonisti delle più belle imprese dei Ragni sulle montagne di tutto il mondo, è ancora oggi uno dei pilastri del gruppo.

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