Requiem di Verdi e il Bizet lirico. Al Sociale un programma super

La stagione Il capolavoro sacro dedicato a Manzoni aprirà gli spettacoli il 30 settembre al teatro Sociale Spiccano “I pescatori di perle” in forma di concerto

Il Requiem di Verdi, dedicato alla memoria di Alessandro Manzoni, del quale quest’anno si celebra il centocinquantesimo anniversario della morte e, per la prima volta dopo 60 stagioni, l’esecuzione in forma di concerto, cioè senza scene e costumi, di un’opera lirica.

Non abbassano mai l’asticella della qualità gli Amici della musica di Sondalo e l’orchestra Antonio Vivaldi guidata dal maestro Lorenzo Passerini, offrendo al pubblico valtellinese notevoli occasioni di cultura e novità. Festeggiati lo scorso anno i primi sessant’anni di attività, di cui l’ultimo quinquennio in stretta collaborazione con la Vivaldi e Passerini a fare da direttore artistico, per la Stagione 2023-2024 il sodalizio guidato da Roberto Spagnoli si presenta con un altro cartellone vario e ricco, tutto al teatro Sociale.

Grandi capolavori

Una stagione caratterizzata da «grandi capolavori, geni artistici, curiosità musicali, profondo lavoro di ricerca e grande, grande fantasia» come specifica il direttore artistico Passerini, che ne è anche l’ideatore.

Dieci concerti, il primo il 30 settembre, l’ultimo il 20 maggio, che spaziano dalla musica classica a quella da cinema, dal concerto di Capodanno alla lirica. L’inaugurazione di sabato 30 settembre è con il Requiem di Verdi, la cui grandiosità verrà accostata al minimalismo del Requiem di Puccini (durata 6 minuti), dedicato alla memoria di Giuseppe Verdi. «Un’apertura degna dei Festival internazionali, con solisti di fama, un’orchestra al gran completo e quattro cori coinvolti. Tutto diretto da Lorenzo Passerini.

Secondo appuntamento giovedì 2 novembre, con il concerto “Da Süssmayr a Strawinsky” che comprende il Concerto per violino di Giovanni Battista Viotti (solista Margherita Miramonti). A seguire la Sinfonia Turchesca di Süssmayr, una nuova composizione di Nello Colombo e le Danze concertanti di Strawinsky. Dirige sempre Passerini. Sabato 16 dicembre sarà la volta degli Archi della Vivaldi alle prese con le Danze rumene di Béla Bartók. Poi, il Concerto per tromba di Robert Planel. Solista Alex Elia. Seguiranno l’Abbraccio Infinito di Simone Piraino e la Sinfonia da camera che Shostakovich. Roman Spitzer, violista di fama mondiale, dirige per la prima volta la Vivaldi.

L’anno nuovo parte mercoledì 3 gennaio con il tradizionale Concerto di Capodanno. Insieme alle musiche viennesi della famiglia Strauss ci sarà il ritorno del giovane valtellinese Alberto Abram che dirigerà l’Inno di Mameli. La bacchetta tornerà poi nelle mani dei due direttori Passerini ed Ernesto Colombo, che eseguiranno la nuova composizione di Umberto Pedraglio Suite per violoncello d’alluminio. Due orchestre e due direttori che saranno anticipati dall’esecuzione del Concerto per fagotto di Gioacchino Rossini, solista Augusto Palumbo.

La serata di venerdì 19 gennaio sarà tutta dedicata a Beethoven con l’esecuzione della Settima Sinfonia e del Concerto n. 4 per pianoforte. E della ricostruzione da parte dell’Intelligenza artificiale della “decima sinfonia” di cui Beethoven ha lasciato solo alcuni abbozzi. Dirige ancora Passerini.

Venerdì 16 febbraio l’appuntamento è con l’esecuzione in forma di concerto di un’opera lirica. La scelta del direttore artistico (in questa occasione anche direttore e concertatore) è caduta su I pescatori di perle di Georges Bizet. Il Coro San Gregorio Magno è diretto da Mauro Trombetta.

La musica da film

Torna, invece, domenica 25 febbraio l’atteso appuntamento con la musica da film sotto la direzione di Ernesto Colombo. Mentre, musica spensierata è il tema conduttore del concerto di mercoledì 27 marzo. Da Elgar a Ciaikowskji, per arrivare al giovane compositore Cosimo Caravani, che dirigerà il concerto.

Domenica 21 aprile, il concerto omaggio a Sergej Rachmaninov nel centocinquantesimo dalla nascita si aprirà con Fratres, scritto dall’estone Arvo Pärt. Poi le Danze sinfoniche per orchestra e uno dei suoi Concerti per pianoforte e orchestra, notoriamente di impervia esecuzione. Dirige il giovane ma già affermato Adam Xichox. Per il concerto di fine stagione, lunedì 20 maggio, Passerini ha pensato a una triplice proposta: l’ouverture da La vedova allegra di Lehar, La Sinfonia Scozzese di Mendelssohn e il Concerto campestre per clavicembalo e orchestra di Francis Poulenc. Solista Marco Cadario.

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