Reddito di cittadinanza senza averne diritto. Condannato a 16 mesi

Montagna Un uomo di 48 anni ha incassato 5mila euro ma ha dichiarato il falso: scoperto da un controllo. Dovrà restituire tutto e anche risarcire il ministero

Aveva chiesto e ottenuto per dieci mesi il Reddito di cittadinanza, ma non aveva comunicato due aspetti fondamentali, senza i quali non avrebbe avuto diritto al sussidio statale: di essere sottoposto alla misura cautelare dell’affidamento in prova ai servizi sociali e di possedere beni immobili.

Un 48enne di Montagna in Valtellina, è stato condannato con rito abbreviato a un anno e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali per il reato previsto dalla stessa normativa che istituisce il Rdc.

Il valtellinese era riuscito a farsi accogliere la domanda e per dieci mesi, da giugno 2020 ad aprile del 2021, aveva percepito in totale 5.385,67 euro, circa 500 euro al mese. Tutto bene (per lui), finché grazie ad un controllo effettuato nel mese di maggio del 2021 si è scoperto che il 48 enne di Montagna non aveva i requisiti per poter ottenere il sussidio dello Stato.

In particolare, secondo l’accusa il 48enne aveva omesso di comunicare di essere sottoposto a misura cautelare dell’affidamento in prova presso i servizi sociali a seguito di condanne. Non solo: sempre stando al capo di imputazione non aveva dichiarato nemmeno di essere proprietario beni immobili né e di essere destinatario della successione a seguito della morte della madre, avvenuta nel febbraio del 2021.

Al processo si è costituito parte civile il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma nella condanna decisa ieri in tribunale a Sondrio non si è parlato di risarcimento, con tutta probabilità se ne parlerà in sede civile e l’indagato dovrà quantomeno restituire quanto indebitamente percepito.

Già decisa dal giudice Daniela Bosio, invece, la sospensione dell’erogazione del beneficio economico: la cancelleria del tribunale comunicherà entro 15 giorni il provvedimento di sospensione all’Inps di Sondrio, che è territorialmente competente.

Il giudice lo ha condannato un anno e 4 mesi di reclusione per aver presentato dichiarazioni false con l’obiettivo di ottenere il sussidio, pena già ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato (altrimenti la condanna sarebbe salita a 2 anni).

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