
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 25 Giugno 2023
«Qui a 3.600 metri piove dal basso. Mai visto prima»
Meteo Bianco Lenatti del rifugio Marco e Rosa. «Ondate d’acqua portata quando il cielo è sereno. Succede ogni tanto, ma non di queste dimensioni»
«Sono qui da 25 anni, ma assicuro che una pioggia così battente dal basso verso l’alto, in giugno, non l’avevo mai vista. L’ho filmata col telefonino perché non voglio che mi si dica che esagero. Sopra il rifugio, a quota 3.609 metri, il cielo è azzurro, ma contro le vetrate arrivano ondate d’acqua portata dal basso. Non mi si dica che qualcosa di importante non sta accadendo a livello climatico, perché non ci credo. Il clima sta cambiando ed è arrivato il momento che tutti ci si faccia un esame di coscienza».
Esperienza
A dirlo è Bianco Lenatti, alpinista, guida alpina, storico gerente del rifugio Marco e Rosa, di proprietà del Cai di Sondrio, il più alto della Lombardia, appollaiato sul Bernina in splendida posizione panoramica, che fra mercoledì e venerdì è rimasto irraggiungibile perché in balia di una tempesta d’acqua. Come un vascello in mezzo ad un mare di nebbia e di pioggia, portata però dal basso e non dall’alto.
«Non sono un esperto in meteorologia in grado di descrivere perfettamente il fenomeno, però questo tipo di pioggia al contrario si è già vista in passato a questa quota - dice Lenatti -. Si verifica nel momento in cui il vento forte sospinge verso l’alto masse di aria molto calda e umida che, incontrandosi con le masse d’aria più fredde che si hanno a queste altitudini, provocano questo tipo di pioggia. Ecco, non è una novità assoluta, però di questa intensità e durata, sì. Ripeto, non ho mai visto niente di simile in 25 anni di estati passate in quota al Marco e Rosa. Tant’è che in soli due giorni tutta questa pioggia ha eroso 50 centimetri di neve e parte del ghiaccio che si era formato nelle settimane precedenti».
Erosione
Cosa che preoccupa enormemente Lenatti, perché un’eccessiva erosione della coltre bianca che riveste i versanti rischierebbe di renderli troppo pericolosi per la possibile apertura di crepacci.
«Per ora le condizioni restano buone, perché nelle ultime settimane aveva nevicato tanto e il manto si era ben consolidato - spiega - Al momento non è il caso di allarmarsi, però in prospettiva, dovessero persistere queste condizioni così anomale in alta quota, non so quanto potrebbe durare la stagione estiva. E sarebbe un peccato perché le prenotazioni ci sono, tante. Poi però la gente desiste per via del maltempo, non può certo mettersi in pericolo».
La settimana appena conclusa è stata di “magra”, infatti, per il Marco e Rosa nonostante, sulla carta, avrebbe dovuto andare al massimo, ma tutto dipende dal tempo, perché non appena volge al bello, le comitive di alpinisti dalla Svizzera, arrivano. Il tour del Bernina, del resto, è una classica bellissima ed intramontabile.
Riserve
«L’unica nota positiva di tutto questo gran piovere - dice Lenatti -, è che abbiamo potuto incamerare parecchia acqua. Siamo riusciti a raccoglierla e a convogliarne 10mila litri nella cisterna a servizio del rifugio, perché, ovvio, gli escursionisti arrivano a 3600 metri e vogliono avere tutto il necessario per la toilette. E, noi, qui a fa bollire blocchi e blocchi di ghiaccio per fare l’acqua... Ecco, stavolta, con tutta questa pioggia giunta dal basso, l’acqua ce l’abbiamo. Non abbiamo fatto fatica a farla. Per il resto, è tutta una grande incognita».
Sulle variazioni climatiche, Lenatti, è da tempo molto preoccupato e il fatto di vivere in una dimensione estrema per parecchi mesi all’anno fa di lui, certamente, una sentinella che merita pieno ascolto.
«La natura ci sta dicendo che dobbiamo cambiare atteggiamento subito - conclude Lenatti - e che la dobbiamo ascoltare. Perché è doveroso e perché ci conviene. Comanda lei, noi siamo microbi al suo cospetto. Se vuole ci elimina in un attimo. Posso dirlo perché, da alpinista, ho vissuto esperienze estreme dalle quali sono uscito vivo per il rotto della cuffia. Ma se la natura avesse voluto, mi avrebbe finito lì. Stecchito. Noi dobbiamo solo rispettarla ed amarla e fare quello che ci chiede».
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