Qualità della vita, schiaffo alla Valle: «Da fuori si faranno un’idea sbagliata»

“Il Sole 24ore”. Sondrio precipita dal 14° al 46° posto. Il sindaco Scaramellini: «Noi sappiamo che non è così. Verosimile che alcuni indicatori ci abbiano penalizzato».

Una fotografia che offre spunti interessanti ma che va sempre «presa un po’ con le pinze», quando porta risultati positivi e pure quando va male. Senza dimenticare però che si crea «una questione di immagine verso l’esterno», quindi è importante prestare attenzione a questi temi. Così il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini ha commentato gli esiti della classifica 2019 sulla qualità della vita in cui la provincia di Sondrio ha subito un capitombolo pesante: nella graduatoria pubblicata ieri dal quotidiano economico “Il Sole 24Ore” Valtellina e Valchiavenna scivolano dal posto numero 14 al numero 46, un tonfo che porta Sondrio ben lontana dalla top ten che aveva occupato per diversi anni.

«Chi vive qui sa che non ci sono stati grandi stravolgimenti nella realtà locale dallo scorso anno al 2019 – ha osservato Scaramellini -, quindi è abbastanza inverosimile perdere così tante posizioni in un colpo solo. In realtà il Sole ha spiegato che rispetto all’anno passato sono stati modificati i parametri dell’indagine, che sono passati da una quarantina a 90, quindi penso che fra questi indicatori probabilmente sia entrato qualche elemento che finisce per penalizzare una realtà come la nostra. Se si parla di autostrade o aeroporti, tanto per fare un esempio, è chiaro che la provincia risulterà carente».

Ieri il primo cittadino era a Milano per l’assemblea dell’Anci e ha deciso di partecipare anche alla presentazione ufficiale della classifica, proprio per capire meglio il quadro dell’indagine e le novità dell’edizione 2019. «In Comune è arrivato l’invito qualche settimana fa – ha spiegato – e mi è sembrato utile prendere parte a questo appuntamento, anche per approfondire alcuni aspetti. Per esempio è interessante sapere come vengano raccolti i dati, anche per capire se si possano comunicare meglio e in modo più approfondito».

Nei prossimi giorni, poi, il sindaco ha intenzione di esaminare meglio il raffronto fra 2018 e 2019, consultando in dettaglio i dati pubblicati dal quotidiano economico. «Personalmente ho sempre preso un po’ con le pinze le classifiche di questo tipo, anche quando i risultati vanno bene – ha rimarcato -, quindi farò così anche quest’anno, anche perché non credo che i cambiamenti che si sono verificati in provincia quest’anno possano giustificare una tale differenza nella graduatoria. Si tratta comunque di indicatori interessanti, che possono sempre fornire spunti di riflessione e dare stimoli per fare sempre meglio».

Ma c’è un altro aspetto che secondo Scaramellini bisogna tenere presente, quando si parla di indagini come questa. «Che la qualità della vita nella nostra provincia sia fra le migliori è evidente a tutti coloro che conoscono Sondrio e la Valle, mi pare – ha concluso -, ma c’è un elemento di immagine globale del territorio per cui è giusto seguire con attenzione tutti questi aspetti. Noi che viviamo qui sappiamo che la realtà di Valtellina e Valchiavenna non è cambiata e che non ci sono stati stravolgimenti tali da spiegare un calo del genere in classifica, ma chi dall’esterno legge questi dati può pensare che ci siano stati problemi o farsi un’idea negativa». Sondrio comunque condivide il problema con un’altra provincia con cui è spesso andata a braccetto per altre vicende: Belluno, che ha perso 47 posizioni rispetto al quarto posto in classifica del 2018.

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