Pronto soccorso di Sondrio, entrata in servizio la guardia notturna

Sanità Dopo gli intoppi di carattere burocratico lunedì alle 20 è stato attivata la vigilanza privata. Saporito: «Risposta dopo le aggressioni al personale»

Lunedì sera alle ore 20 è stato attivato il servizio notturno di vigilanza al Pronto soccorso dell’ospedale di Sondrio: un vigilante di Sicuritalia Group Service, la società incaricata dall’Asst Valtellina e Alto Lario, ha affiancato il personale fino alle ore 8 di ieri mattina.

La presenza viene assicurata tutte le notti, per dodici ore consecutive, a garanzia della sicurezza degli operatori sanitari che lavorano al Pronto soccorso e degli utenti che vi accedono.

Il contratto sottoscritto con Sicuritalia Group Service ha una durata di tre mesi, fino a dicembre, con possibilità di essere rinnovato: al termine di questa sperimentazione, sulla base delle risultanze del monitoraggio che verrà effettuato, l’Asst Valtellina e Alto Lario valuterà in quali termini proseguire il servizio.

Più sicurezza

Il servizio è stato attivato con una settimana di ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto per un ritardo burocratico. Sicuritalia Group Service aveva infatti comunicato all’Asst Valtellina e Alto Lario che non avrebbe dare operatività al contratto sottoscritto a partire da lunedì scorso, come concordato, poiché non era ancora entrata in possesso di un’autorizzazione dall’Amministratore giudiziario. Uno slittamento che è stato contenuto entro pochi giorni, come garantito dalla stessa società incaricata.

«Abbiamo mantenuto un impegno che come Direzione strategica ci eravamo assunti all’indomani dei fatti incresciosi avvenuti nei mesi scorsi - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -. Il provvedimento si inserisce in un ampio e articolato piano per la messa in sicurezza del Pronto soccorso dell’ospedale di Sondrio che comprende l’installazione di nuove telecamere per la videosorveglianza e il protocollo d’intesa sottoscritto con la Questura di Sondrio per il pronto intervento in caso di necessità. Il nostro obiettivo è quello di assicurare ottimali condizioni di lavoro al nostro personale, impegnato in una specialità complessa qual è l’emergenza urgenza, e di garantire la sicurezza degli utenti che accedono al Pronto soccorso. Con questa nuova strutturazione, anche contando sulla presenza del Posto di polizia attivo all’interno del presidio ospedaliero nelle ore diurne - conclude - saremo in grado di meglio contenere e gestire eventuali difficoltà riducendo i rischi per operatori e utenti».

I tre episodi

Quando parla di fatti incresciosi il direttore Saporito si riferisce a tre episodi di violenza avvenuti nell’arco di meno di due mesi. L’ultimo risale a fine luglio, quando un 25enne in stato di alterazione alcolica, dopo essere stato dimesso, ha dato in escandescenza e ha aggredito i carabinieri intervenuti. Una decina di giorni prima il fatto che ha destato maggior scalpore: un uomo straniero, dopo essere stato portato per due volte nel giro di poche ore in Ps, è ritornato autonomamente di notte e lo ha devastato, aggredendo fisicamente gli operatori sanitari e terrorizzando i pazienti in attesa di essere visitati. Un altro episodio simile si è registrato anche a maggio.

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