Ponte in Valtellina
Nella Rsa un morto
e 40 contagiati

Situazione preoccupante alla “Patrizi”. Positivi 26 anziani su 57 e anche 12 operatori sanitari su 63

Un focolaio Covid di dimensioni preoccupanti si è insinuato dentro le mura della casa di riposo Costante Patrizi di Ponte in Valtellina, fino a lunedì scorso completamente esente dal contagio.

Ventisei (su 57) gli anziani ospiti positivi al Covid, di cui sette ospedalizzati, e uno, persino, deceduto, nel tardo pomeriggio di ieri, in quanto la sua fragilità non gli ha permesso di superare la crisi. Tre, ancora, gli anziani risultati positivi fra coloro che frequentano il Centro diurno della Rsa. Ai quali vanno aggiunti 12 operatori su 63. In tutto una quarantina di persone.

«Tutto è iniziato lunedì scorso, quando abbiamo avuto le prime avvisaglie - assicura Claudio Tagliapietra, direttore della struttura e, al pari, anche di Baita Serena, a Valfurva -. Subito sono partiti gli accertamenti, possiamo dire, a tappeto. Per quanto riguarda gli anziani ospiti, i tamponi, sono stati quasi tutti processati, per cui, per il momento, il contagio è sotto controllo, ma mi aspetto dell’altro, purtroppo, nelle prossime ore, con riguardo agli operatori».

Anche qui, i dati di ieri non sono confortanti. Su 63 persone in servizio, i positivi sono, al momento, risultati 12, di cui due sintomatici e dieci asintomatici. In questo caso, però, mancano all’appello ancora parecchi esiti che, certamente, giungeranno nelle prossime ore. «Il dato è preoccupante - sottolinea Tagliapietra -, perché l’apporto degli operatori, in circostanze simili, è di fondamentale importanza. Per cui, dovessimo avere riscontri di ulteriori positività, potremmo andare in deciso affanno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA