Più movimento e tanti stranieri. «Sondrio piace»

Turismo Impressioni positive all’Infopoint. «Cercano passeggiate, cose semplici e gastronomia». Diasio: «Tendenza in crescita, la gente è contenta»

Una città che sorprende per la sua bellezza - un castello che la domina, un torrente che l’attraversa e un centro storico suggestivo - per la pulizia, l’ordine e per le sua offerte culturali oltre che ambientali ed enogastronomiche.

Ci arrivano per altro, attratti magari dal Trenino rosso del Bernina piuttosto che dalle località di villeggiatura di montagna più blasonate, ma poi - e sono soprattutto stranieri - rimangono piacevolmente stupiti da ciò che non si aspettavano. Da quella Sondrio che neppure i suoi residenti riescono sempre ad apprezzare.

Sono più che positivi i riscontri che giungono dall’Infopoint di piazza Campello, collettore di richieste e riscontri da parte dei villeggianti ma anche degli operatori dell’accoglienza cittadina, in un’estate che sta mostrando importanti segnali di ripresa seppur ancora lontana da quel 2019, che con i suoi numeri aveva fatto sognare uno scintillante futuro turistico per il capoluogo.

«I dati di afflusso al nostro Infopoint, insieme alle testimonianze degli operatori - dice Michele Diasio, assessore comunale al Turismo - ci mostrano una tendenza di crescita rispetto agli ultimi due anni. Da giugno in poi c’è stato un buon riscontro nelle strutture ricettive cittadine con buoni tassi di occupazione e soprattutto con grande soddisfazione di chi si ferma. Certamente le temperature elevate soprattutto a luglio non hanno invogliato la gente a rimanere nel fondovalle quanto piuttosto a cercare refrigerio più in alto, ma tra la fine di luglio e questo inizio di agosto gli afflussi sono positivi».

E’ presto per avere numeri precisi, ma la strada intrapresa dagli operatori e dall’amministrazione comunale, che pure sconta i due anni di Covid prima e la crisi socio economica ora, secondo Diasio sembra essere quella giusta. Una strada che parla di esperienze e di qualità, di esperienze di qualità.

«Chi viene qui, straniero o italiano, cerca una vacanza con attività all’aria aperta, prodotti naturali e possibilità di vivere esperienze autentiche. Ecco - sottolinea Diasio - noi dobbiamo essere bravi ad intercettare ed incrementare sempre di più questo tipo di turismo che qui trova tutte queste caratteristiche».

Da una primissima sensazione legata ai dati delle diverse strutture ricettive - ancora non si può parlare di bilanci o analisi - in aumento quest’estate ci sarebbero soprattutto gli stranieri: svizzeri, tedeschi, belgi o dei Paesi nordici. «Cosa che se venisse confermata dai dati ufficiali di fine stagione sarebbe grandiosa» dice Diasio.

Quest’anno dopo gli ultimi due a “singhiozzo”, l’Infopoint sta funzionando a pieno regime, mentre anche solo lo scorso anno rimase chiuso fino a giugno.

«Rispetto al 2020/2021 il turismo sta crescendo pur rimandeno sotto i livelli del 2019 - spiega Stefania Stoppani, responsabile del servizio marketing e turismo e dell’Infopoint - . La ripresa c’è ma è graduale anche perché influenzata dall’incertezza socio economica». E dunque presenze e arrivi sotto i livelli del 2019, ma maggiori del 2021 soprattutto a luglio e agosto dopo un avvio più stentato.

«Il mercato - dice Stoppani - è quello italiano, seppure più cauto, ma soprattutto internazionale. La gente viene all’Infopoint e chiede cosa può fare. In generale cercano cose semplici: tranquillità e luoghi dove potere fare passeggiate alla portata di tutti, dove poter andare in bicicletta, magari in e-bike. Se poi trova da mangiare, meglio: la possibilità di degustazioni nelle cantine piace moltissimo». Segnali incoraggianti, insomma, anche se il movimento del 2019 è ancora lontano.

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