Più contributi del dovuto per l’azienda agricola: quattro denunciati

Per l’accusa avevano fatto figurare di avere a disposizione più terreno. A Berbenno il dipendente di un’azienda accusato dai carabinieri di furto di gasolio

Quattro persone sono state denunciate dai carabinieri alla Procura di Sondrio con l’accusa di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato in concorso; si tratta dei soci dell’azienda agricola, legati da vincoli familiari, di età compresa tra i 70 ed i 34 anni.Si è arrivati alla denuncia al termine dei controlli fatti nella nostra provincia dal Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Torino, specializzato sulle verifiche relative all’erogazione degli aiuti pubblici nel settore agroalimentare e della pesca .Nel corso dei controlli svolti dai militari in provincia sono emerse delle presunte irregolarità sulla reale consistenza dei terreni utilizzati da un’azienda agricola dell’hinterland sondriese. In particolare dalle indagini sarebbe emerso che i soci, per assicurarsi contributi maggiorati, avrebbero dichiarato e presentato documentazione di affitti inesistenti relativi a terreni agricoli di altri proprietari, che in realtà non sarebbero nella disponibilità dell’azienda riuscendo a percepire dal 2006 al 2019 circa 100.000 euro in più di quanto effettivamente sarebbe spettato loro.

I carabinieri della stazione di Berbenno, invece, hanno denunciato un morbegnese di 44 anni con l’accusa di un furto di gasolio in danno della società di cui era dipendente. Il fatto risale al 17 settembre, quando un responsabile ha denunciato ai militari il furto di oltre 50 litri di carburante dalla colonnina di rifornimento di uno dei siti della società. Le indagini anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di identificare l’uomo che, prima di terminare il suo turno, mentre effettuava, come da prassi, il rifornimento di carburante alla colonnina al mezzo pesante che usava per lavoro, si appropriava di oltre 50 litri di gasolio riempiendo due taniche in plastica e nascondendole successivamente nel portabagagli della propria autovettura.

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