Passi ancora chiusi
e treni cancellati
Bloccati i frontalieri

Tanti disagiAggiornamenti soltanto a metà mattinata Maloja, Bernina e Julier inaccessibili

Nessuna novità positiva. Le strade dei passi che portano in Engadina sono ancora chiuse e resteranno bloccate almeno fino a questa mattina alle 10, quando dalle autorità cantonali arriverà un aggiornamento.

Per i frontalieri che devono raggiungere Sankt Moritz e i comuni limitrofi in vista dell’inizio della settimana lavorativa non ci sono soluzioni basate sull’utilizzo di auto, mezzi pubblici (da sud) e probabilmente neanche elicottero.

Le vie d’accesso del Maloja, del Bernina e dello Julier sono chiuse da venerdì sera e gli aggiornamenti di ieri non hanno determinato novità incoraggianti.

Le abbondanti nevicate hanno causato l’aumento dei rischi di slavine su tutte le strade cantonali. A causa del pericolo di valanghe, la Ferrovia Retica ha chiuso sabato sera la linea del Bernina tra Pontresina e Poschiavo. Anche la strada, come premesso, è chiusa, e non sono quindi previsti bus sostitutivi.

Le Ferrovie Svizzere consigliano ai passeggeri che viaggiano da e per l’Engadina di utilizzare la tratta Coira-Filisur (Albula). I treni sulla tratta per Landquart, Zernez e St. Moritz ieri erano cancellati fino a nuovo avviso.

Per le persone residenti in provincia di Sondrio si tratterebbe di un viaggio lunghissimo.

In varie occasioni i frontalieri diretti in Engadina dalla Bregaglia hanno potuto contare sul servizio garantito da Swiss Helicopter tra Plaun da Lej e Maloja, ma le condizioni meteorologiche in questi giorni non assicurano la possibilità di volare.

Le persone interessate possono contattare la base dell’aeroporto di Samaden al +41 81 852 35 35 per avere informazioni in tempo reale. Teoricamente - salvo eccessive complicazioni dovute al maltempo - ci sarebbe la possibilità di camminare tra Maloja e Sils Maria, lungo un sentiero che attraversa il bosco, ma non si tratta di una soluzione ottimale.

Si spera quindi di ricevere notizie incoraggianti dal Cantone. Ma le previsioni non sono buone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA