Orti per famiglie
inaugurati a Sondrio

Inaugurazione Cerimonia in via del Cugnolo. Progetto del bando periferie, 17 già assegnati. Della Berta: «E’ anche un modo di socializzare»

E’ stato il piccolo Zaccaria, tre anni da compiere, a tagliare ieri mattina il nastro dell’area a sud della Piastra e a nord dell’Adda, in via del Cugnolo, con i nuovi orti destinati alle famiglie con figli minorenni.

Accanto a lui, ad aiutarlo e incoraggiarlo, il dirigente comunale dei Servizi sociali Luca Verri, mentre a tenere i due lembi del nastro gli assessori Lorenzo Grillo Della Berta (Servizi sociali) e Andrea Massera (Lavori pubblici), particolarmente orgogliosi della riuscita di un progetto che rientra nel cosiddetto Piano periferie e che ha restituito alla fruizione dei cittadini terreni prima incolti e ora organizzati in appezzamenti ordinati e recintati, particolarmente accattivanti.

Sono 34 gli orti - 17 assegnati, 8 per i quali sono già state presentate le domande a palazzo pretorio e gli altri nove ancora a disposizione (il bando scade domani) - per i quali è stato previsto anche un impianto di irrigazione e corredati da una casetta in legno, con all’interno un armadietto per ciascun lotto, in cui riporre gli attrezzi utili alla lavorazione della terra. L’intervento progettato dall’ufficio tecnico comunale, per il quale c’erano a disposizione 350mila euro, ne è costati 250mila. Il risultato del lavoro è davvero piacevole, nulla è stato lasciato al caso: lo spazio ordinato e funzionale, accessibile a tutti, comprende anche un’area comune a frutteto, grosse pietre su cui riposarsi e la sistemazione dei muretti di accesso.

«I finanziamenti del Bando periferie sono state fonte di molte iniziative qui alla Piastra – ha ricordato Grillo Della Berta -, da ultimo la sistemazione di questi appezzamenti destinati alle famiglie. Orti che oltre alla possibilità di svolgere un’attività all’aria aperta e avere prodotti a chilometro zero, fondamentale in ottica economica e green, rivestono un’importante ruolo sociale di condivisione. In questo senso il progetto può svolgere una funzione rigenerativa e contribuire a realizzare uno dei temi che caratterizzano il Bando periferie. Le famiglie si ritrovano in quest’area e svolgono un’attività che spinge alla socializzazione e alla collaborazione». Come ricordato più della metà degli orti è già stata assegnata e così come avviene per gli appezzamenti destinati agli ultrasessantenni, anche quelli per le famiglie con almeno un figlio minorenne vengono concessi per un periodo di tre anni, fino al 2025, dietro il versamento di un contributo annuale forfettario di 16 euro.

Un apposito regolamento dispone che gli orti debbano essere mantenuti in condizioni decorose, coltivati esclusivamente a verdure e fiori e senza l’utilizzo di fertilizzanti e diserbanti.

«Siamo molto soddisfatti del risultato - ha aggiunto l’assessore Massera -: il merito è dell’Ufficio tecnico, che ha elaborato il progetto curando ogni dettaglio, e delle imprese che l’hanno realizzato. Allo scopo di ampliare l’area e di mettere a disposizione un numero maggiore di orti sociali abbiamo acquisito terreni dai privati che si sono aggiunti a quelli di proprietà comunale. Abbiamo così potuto ampliare l’area di accesso, posare i massi per le sedute e piantare gli alberi da frutto».

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