Oggi il Papa crea cardinale il vescovo Cantoni

Vaticano Alle 16 nella basilica di San Pietro Francesco presiederà la celebrazione: sono venti i vescovi “elevati”

Questo pomeriggio monsignor Oscar Cantoni sarà creato cardinale durante il concistoro ordinario pubblico che papa Francesco presiederà, a partire dalle 16, nella basilica di San Pietro in Vaticano.

Altri 19 prescelti

Complessivamente saranno venti i vescovi ad essere elevati al cardinalato: non si tratterà di una consacrazione, poiché l’episcopato è già il massimo grado del sacramento dell’ordine, e neppure di una Messa, che il Papa concelebrerà invece martedì con i nuovi cardinali. Ereditato un impianto denso di significati e simbologie evocative, frutto di secoli di tradizioni della Chiesa, la creazione dei cardinali avverrà all’interno di una liturgia della Parola, la cui forma è stata ridefinita l’ultima volta dieci anni fa, dopo sostanziali modifiche e semplificazioni già introdotte nel periodo successivo al Concilio Vaticano II.

Proposto interamente in lingua latina, il rito di questo pomeriggio si aprirà, dopo la sosta che papa Francesco farà alla Confessione, sulla tomba dell’apostolo Pietro, con il segno di croce e il saluto.

Quindi, uno tra i nuovi cardinali, a nome di tutti, rivolgerà al Pontefice un indirizzo di omaggio e gratitudine. Dopo l’orazione e la proclamazione della Parola di Dio (i versetti 49 e 50 del dodicesimo capitolo del Vangelo di Luca), il Papa terrà l’omelia. Quindi, entrando nel vivo del rito, con le formule liturgiche descriverà la creazione dei nuovi cardinali come «un atto gradito e grave del nostro sacro ministero. Esso riguarda anzitutto la Chiesa di Roma, ma interessa pure l’intera comunità ecclesiale: chiameremo a far parte del Collegio dei cardinali alcuni nostri fratelli, perché siano uniti alla Sede di Pietro con più stretto vincolo, divengano membri del clero di Roma, cooperino più intensamente al nostro servizio apostolico». E ricorderà che, «insigniti della sacra porpora, dovranno essere intrepidi testimoni di Cristo e del suo Vangelo nella città di Roma e nelle regioni più lontane».

Dopo aver elencato i nomi dei venti nuovi cardinali con i rispettivi titoli o diaconie, attraverso i quali i porporati entreranno a far parte del clero di Roma, papa Francesco li inviterà a compiere la professione di fede con il “Simbolo apostolico”. Quindi, i cardinali giureranno fedeltà e obbedienza al Santo Padre e ai suoi successori. E prometteranno «di conservare sempre con le parole e con le opere la comunione con la Chiesa cattolica; di non manifestare ad alcuno quanto mi sarà stato affidato da custodire e la cui rivelazione potrebbe arrecare danno o disonore alla Santa Chiesa; di svolgere con grande diligenza e fedeltà i compiti ai quali sono chiamato nel mio servizio alla Chiesa, secondo le norme del diritto».

Il cerimoniale

Saranno poi consegnati a ciascuno la berretta rossa, l’anello e poi l’attestato con il titolo o la diaconia. Imponendo la berretta, il Papa la indicherà «segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa». Consegnando l’anello aggiungerà poi: «Ricevi l’anello dalla mano di Pietro e sappi che con l’amore del Principe degli Apostoli si rafforza il tuo amore verso la Chiesa».

Dopo la preghiera del “Padre nostro”, il rito proseguirà con il voto su due cause di canonizzazione: quella del beato Giovanni Battista Scalabrini, originario di Fino Mornasco e fondatore dei rami maschile e femminile dei Missionari di San Carlo Borromeo, e del salesiano Artemide Zatti.

Dopo che il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi ne avrà tracciato un breve profilo biografico, sarà annunciata la data del rito di canonizzazione, forse già il prossimo mese di ottobre.

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