Nuova viabilità a Sondrio:
«Sì ai cambiamenti,
ma non da subito»

Piano del traffico. L’assessore Mazza: «Modifiche nella parte est della città soltanto da settembre». Ci saranno sensi unici e nuovi tempi dei semafori.

La nuova viabilità in città? Se ne riparla a settembre, sebbene il primo cronoprogramma presentato dall’amministrazione Scaramellini prevedesse l’adozione finale del piano del traffico per questo mese. Nei giorni scorsi i rallentamenti del flusso automobilistico sugli assi viari Trento-Trieste e Mazzini-Adua causati, si diceva erroneamente, dalle prove tecniche sui semafori in vista dei cambiamenti sulla circolazione, avevano fatto ipotizzare ad un imminente intervento sulla mobilità sondriese. Non è così. L’iter prosegue, ma i tempi tecnici fanno slittare sia l’adozione del piano, di cui si sta occupando la società Meta di Monza con l’ingegner Andrea Debernardi, sia la sua messa in campo.

«Il progetto - spiega l’assessore comunale alla mobilità Carlo Mazza - è stato definito in base agli input raccolti durante la serata pubblica di dicembre al Policampus e, soprattutto, grazie alle osservazioni e agli stimoli raccolti nel corso degli incontri con i portatori d’interesse: dalle categorie produttive alle associazioni, passando per gli operatori cittadini. Il piano ora è in fase di consegna, dopodiché saranno necessari 60 giorni per la pratica della Valutazione ambientale strategica (Vas), una volta terminata la quale con apposita conferenza, potremo approvare il piano in giunta». Da quel momento scatteranno, come anche nel caso degli altri strumenti tecnico-urbanistici del Comune, ulteriori 60 giorni di pubblicazione all’albo pretorio per consentire a chiunque - associazioni, categorie e semplici cittadini - di presentare eventuali osservazioni. Cui il Comune dovrà dare risposte. Soltanto al termine di tutto l’iter, il piano potrà essere sottoposto al voto del consiglio comunale che ne sancirà l’ufficializzazione.

«I tempi burocratici - spiega Mazza - ci portano in estate, per cui presumibilmente i primi interventi potranno essere fatti dall’autunno». L’assessore tiene a precisare che, in ogni caso, il piano nel suo complesso ha una durata pluriennale, e dunque non tutti gli interventi che vi sono previsti saranno fatti subito. «E alcuni - aggiunge - potrebbero anche non essere fatti mai». Un esempio su tutti la chiusura del passaggio a livello di via Germania, contemplata nel documento, ma che per essere concretizzata richiede la collaborazione, innanzitutto, di Rfi.

«I primi interventi - spiega ancora l’assessore Mazza - saranno quelli ipotizzati sulla parte est della città, a seguire, con tempi diversi, gli altri». E dunque si partirà con l’inversione del senso di marcia in via Colombaro e nel tratto di via Trieste da Colombaro fino a via Battisti con la previsione di un semaforo nuovo all’incrocio tra quest’ultima e via Sauro. Sempre di questo pacchetto fanno parte l’introduzione del senso unico di marcia verso il Raja - dove si ipotizza la realizzazione di una rotonda - delle vie Del Gesù e Zara. Cambiamenti pensati allo scopo di diminuire i flussi sull’asse Trento-Trieste spostandoli su via Mazzini.

Non a caso uno dei primi interventi riguarderà proprio la messa a punto dei semafori di via Mazzini - Adua. «Sarà necessario correggere le tempistiche - annuncia Mazza - perché la strada sarà maggiormente caricata di traffico. Gli ingegneri hanno modelli di calcolo per valutare gli impatti che poi saranno verificati di volta in volta nel corso dell’applicazione graduale del piano».

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