Nel nuovo consiglio il caos dei treni
E dei bus sostitutivi

Disagi Canovi ha risposto a un’interrogazione. «Rfi non ha ancora una data certa per il ripristino. Abbiamo chiesto di essere subito informati»

Nell’appena rinnovato consiglio comunale di Sondrio è approdato il problema dei collegamenti ferroviari, interrotti a Fiumelatte dal 19 maggio scorso. Il tutto grazie a un’interrogazione della minoranza.

Alla richiesta di chiarimenti ha risposto il vice sindaco Francesca Canovi, che ha confermato come ancora non si conosca una data certa per la riapertura della linea. Tutti gli addetti ai lavori, infatti, hanno parlato genericamente di metà giugno.

Una settimana fa

«Nella riunione in Prefettura dello scorso 26 maggio - ha detto Canovi - l’ingegnere di Rfi ha spiegato quelli che sono stati i lavori già effettuati sul corpo frana e quelli che dovranno essere ancora realizzati per la messa in sicurezza. Abbiamo chiesto la massima tempestività per la risoluzione del problema e per contenere i disagi. Per ora una data certa per la riapertura della linea ferroviaria non c’è - ha aggiunto - ma siamo in contatto costante con Rfi e auspichiamo che il problema possa essere risolto prima dell’inizio dei lavori sulla tratta Sondrio-Tirano. Abbiamo comunque chiesto di essere informati tempestivamente in modo tale da poter dare informazioni certe ai cittadini».

Non si sa esattamente quando prenderanno il via questi lavori. Si parla dell’11 giugno, il che renderebbe la scadenza di metà giugno poco realistica, anche se la provincia di Lecco nelle ultime ore ha ipotizzato termini più brevi (vedi pezzo in basso, ndr).

Le precisazioni di Francesca Canovi hanno risposto a un’interrogazione presentata da Simone Del Curto (Futuro Insieme), sostenuto da Michele Iannotti (Pd), Francesco Bettinelli (Sondrio Democratica) e Alberto Maspero (Sinistra per Sondrio) in cui gli esponenti della minoranza hanno chiesto al sindaco Scaramellini se, dopo la frana di Fiumelatte che ha comportato un’interruzione della linea ferroviaria e l’istituzione di un servizio di bus sostitutivi ritenuto «ampiamente insufficiente e farraginoso», il primo cittadino sondriese si fosse attivato «per chiedere conto alla società Trenord dei disservizi e soprattutto se vi sia una tempistica certa nella risoluzione del problema».

«Subito dopo la frana - ha spiegato sempre Canovi - ci si è attivati anche con l’agenzia di trasporto pubblico locale per recuperare autobus e contenere i disagi. Il problema è stato che molti mezzi erano in Emilia Romagna per l’alluvione e in più sulla linea molti convogli erano fermi a monte della frana e necessitavano di manutenzione in officina. Ora questi problemi che si sono presentati nel weekend sono stati superati e con l’aiuto dell’agenzia di trasporto pubblico locale di Sondrio e Lecco sono stati recuperati gli autobus: da lunedì gli orari dei treni sono stati modificati con una partenza anticipata di 30 minuti e stesso orario d’arrivo a Milano. Abbiamo comunque girato le lamentele dei cittadini a Rfi in modo tale che i disagi possano essere contenuti».

Futuro incerto

Risposte che hanno soddisfatto il primo firmatario dell’interrogazione Simone Del Curto che non ha comunque risparmiato un’altra stoccata a Trenord e Regione Lombardia: «Sono soddisfatto della risposta ricevuta - ha commentato Del Curto -, molto meno del mancato funzionamento del servizio. Inoltre c’è preoccupazione per la volontà di Regione Lombardia di affidare nuovamente il servizio ferroviario a Trenord per i prossimi 10 anni senza nemmeno indire una gara».

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