«Mostriamo la nostra bellezza»
Sardine valtellinesi a quota mille

Tante le adesioni al gruppo Facebook creato il 21 novembre. Venerdì sera l’incontro tra i promotori con l’obiettivo di scendere in piazza.

«Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza: siamo inclusivi. Vogliamo divertirci, creare comunità, essere positivi e propositivi. Mostriamo la nostra bellezza». Le sardine che si autoproclamano «movimento di protesta» sbarcano anche in Valtellina e Valchiavenna, con numeri subito importanti per la provincia più leghista d’Italia.

Ha raccolto poco meno di mille adesioni in dieci giorni, con un passa parola on line, la pagina Facebook “Sardine provincia di Sondrio” nata come “Sardine Sondrio” e poi subito allargata a tutto il territorio provinciale, dall’iniziativa di un gruppo di ragazzi (sono sei gli amministratori della pagina ) il 21 novembre, sull’onda di quanto accaduto da Bologna in avanti. Da quando in occasione della visita di Matteo Salvini, il 14 novembre - divenuta poi la data della nascita ufficiale del “banco” - quattro giovani decisero di organizzare un flash mob con l’obiettivo di riempire piazza Maggiore e dimostrare di essere più numerosi dei leghisti accorsi al Paladozza a sentire l’ex ministro dell’Interno impegnato nella campagna elettorale per le Regionali di gennaio.

Il flash mob si è trasformato in un vero e proprio movimento di protesta. Dalla piazza di Bologna le sardine hanno fatto molta strada e le manifestazioni si sono moltiplicate in tutta Italia, arrivando a lambire anche la provincia di Sondrio: giovedì 5 dicembre, vigilia del patrono San Nicolò, scenderanno in piazza le sardine lecchesi che in pochissimi giorni sono arrivate ad essere 2.500.

Un appuntamento al quale le sardine di Sondrio, che sono ancora alle prime azioni, intendono partecipare. Prima ancora andranno a farsi “le ossa” domani a Milano dove ci sarà il battesimo ufficiale dei colleghi meneghini. Una sorta di palestra prima di organizzare una manifestazione anche a Sondrio che è l’obiettivo dichiarato fin dall’inizio dai promotori. Anche di questo devono aver parlato venerdì sera i ragazzi. Una decina coloro che si sono trovati per fare il punto della situazione e programmare eventuali iniziative.

Per organizzarsi, innanzitutto sulla pagina Facebook che viaggia a una cinquantina di post al giorno, le sardine sondriesi si sono date un regolamento in sette punti. «Le sardine nascono come movimento di protesta - è il primo - e ripudiano qualsiasi forma di violenza, sopraffazione, aggressività e relativi messaggi» aggiunge il secondo.

«Chiunque può partecipare al dialogo, esprimendo le proprie idee nel rispetto di tutti - proseguono le norme -. Questo è un gruppo organizzativo, l’obiettivo è rendere concreta l’anima del movimento. I post pubblicati devono avere come argomento il nostro gruppo organizzativo con lo scopo di sollevare una perplessità, lanciare una proposta, o condividere una comunicazione, segnalare eventi».

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