Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 02 Dicembre 2015
“Montagna servizi” sotto esame. Polemica dopo la Corte dei conti
La Corte ha evidenziato una serie di criticità - partendo dalla chiusura in rosso di quattro esercizi - nella srl a capitale interamente pubblico con unico socio il Comune di Montagna, che ad oggi si occupa solo della gestione della farmacia.
La società Montagna Servizi in bilico, dopo l’intervento della Corte dei conti, che ha evidenziato una serie di criticità - partendo dalla chiusura in rosso di quattro esercizi, in perdita dal 2009 al 2013 per più di 100mila euro -, nella srl a capitale interamente pubblico con unico socio il Comune di Montagna, che ad oggi si occupa solo della gestione della farmacia comunale, dopo che un anno fa l’amministrazione ha preso in carico il ramo “energetico”, ovvero il settore del fotovoltaico, sia gli impianti installati sugli edifici di sua proprietà come scuole e municipio, che dell’impianto di Creolo che produce e vende energia.
Ad informare il consiglio di quanto è successo e dei provvedimenti che il Comune intende assumere, è stato venerdì il sindaco Angelo Di Cino, che ha assicurato, preso atto delle richieste della Corte dei conti, come si stiano valutando azioni da intraprendere per garantire la sopravvivenza della srl e si stia predisponendo un piano di razionalizzazione.
Di tutt’altra opinione la minoranza, che a più riprese in consigli comunali precedenti aveva sollevato critiche sulla gestione della società: «Il mio principale rincrescimento - la premessa del consigliere di minoranza Benedetto Abbiati -, è che Montagna Servizi poteva essere una risorsa utilissima per il nostro Comune, invece ce la siamo fumata, se si legge in profondità quanto rilevato dalla Corte dei conti». Secondo Abbiati, la nota redatta dall’organo di controllo, «non è così serena come il sindaco sostiene. Vorrei ricordare che la società ha chiuso con perdite gravi per quattro anni di fila. E occorre dire - la sottolineatura di Abbiati –, che queste perdite non sono state inevitabili, ma sono la conseguenza chiara e avvertita di scelte strategiche e gestionali errate».
La Corte dei conti, «dice che la società non è stata messa nelle condizioni di operare da parte dell’unico socio, ovvero il Comune: sono affermazioni molto dure.
Era l’ottobre del 2009 quando noi, come gruppo di minoranza, in consiglio avevamo chiesto di discutere degli indirizzi strategici, ma non ricordo una sola volta che ci sia mai stata una risposta esauriente». Come un fiume in piena Abbiati ha aggiunto: «Mi prendo le responsabilità per quello che sto dicendo, ma dal 2009 ad oggi non è mai successo, che il rappresentante del Comune venisse in consiglio comunale dicendo, “ci sono questi problemi”, “che indirizzi prendiamo”, “che scelte facciamo”, mai. Tutto per colpa dell’ex-sindaco - l’attuale vice sindaco Barbara Baldini, assessore al Bilancio -, che ha avuto un atteggiamento di ostruzione di un bene che era comune: non era né della maggioranza, né di Barbara Baldini. La Corte dei Conti accerta criticità, tra cui la non corrispondenza al paradigma normativo del piano di razionalizzazione, contro cui, vi ricordo, la minoranza ha votato contro. La Corte dei Conti in sostanza ci ha raccontato finalmente quella verità, che non siamo mai riusciti ad avere dal 2009 ad oggi».
«Non sono d’accordo sulla tua analisi - ha replicato il sindaco Di Cino ad Abbiati -: si stanno rilevando delle criticità, ma la Corte non ci dice che la società va dismessa. Su come è stata gestita Montagna Servizi Srl non intendo intervenire, perché non voglio rivangare il passato».
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