Montagna, in porto la vendita della farmacia per 260mila euro

Montagna Dopo due bandi andati deserti, l’aggiudicazione a Maria Cristina Maccioni - La base di partenza era la perizia di 400mila euro. Locali in comodato per cinque anni

Venduta! A distanza di circa di sei mesi da quando ha deciso di alienare la farmacia comunale, l’amministrazione di Montagna ce l’ha fatta.

Ha chiuso la partita nel tardo pomeriggio di giovedì, quando dal notaio è stata messa la firma sull’atto di vendita tra il Comune e la società Farmacia di Montagna in Valtellina.

Una srl creata ad hoc, dietro la quale c’è Maria Cristina Maccioni, come ha spiegato in consiglio comunale mercoledì sera il vice sindaco Luca Muffatti, che ha seguito tutto l’iter, dal momento in cui il 17 marzo fu licenziato l’atto di indirizzo riguardante l’affitto o la vendita della farmacia.

Dopo due bandi andati deserti - il primo di maggio, il secondo a luglio -, «ai primi di agosto è pervenuta in municipio una manifestazione di interesse da parte di Maria Cristina Maccioni di Seregno all’acquisto della titolarità della farmacia e dei relativi beni commerciali» comprensivi di avviamento, beni mobili, arredi, macchinari e via dicendo.

«Finalmente ce l’abbiamo fatta - evidenzia il vice sindaco all’indomani dell’atto notarile -: dai primi di ottobre il servizio riprenderà (dopo essere stato chiuso per più di tre mesi, da luglio scorso) e la farmacia sarà aperta anche il sabato mattina», mentre in passato non lo era.

Il risultato dell’operazione di vendita è pari a 260mila euro. È la cifra con cui si è chiuso l’accordo, praticamente poco più della metà di quanto in realtà era stato previsto nel primo bando di maggio, ossia 400mila euro.

Allora si era trattato di una sorta di rent to buy con un affitto annuo pari a 18mila euro, per un tot di anni, con la possibilità di riscatto e quindi di acquisto del dritto farmaceutico - in parole povere della licenza -, che era stato quotato a 400mila secondo una perizia che era stata fatta redigere dal Comune.

«In realtà - precisa Muffatti - non siamo molto lontani dal prezzo, cui saremmo arrivati se avessimo deciso di indire un altro bando».

Dei 260mila euro, 160mila entrano immediatamente nelle casse comunali, all’atto dell’acquisto. Mentre i restanti 100mila euro sono distribuiti su cinque rate da 20mila euro da corrispondere al Comune al 31 dicembre di ogni anno a partire dal 2022 e per i successivi quattro anni.

Si è altresì pattuito «di concedere alla società Farmacia di Montagna Valtellina srl - prosegue Muffatti - in comodato d’uso gratuito per cinque anni la porzione dell’immobile al civico 88 di via San Giorgio» cioè dove il Comune aprì la farmacia nel 2007, precisando che «le spese di manutenzione ordinaria e le utenze saranno tutte a carico del comodatario».

Per quanto riguarda il personale, per ora, resta in carico alla Montagna Servizi srl, la società interamente pubblica con unico socio il Comune, che ha gestito la farmacia sino a giugno di quest’anno, quando ha presentato la risoluzione del contratto.

Pare ci siano però trattative in corso tra l’acquirente e il personale che era in servizio, prima che la farmacia chiudesse quest’estate.

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