Mongolfiera atterra
nel campo da calcio

La sorpresa A causa del vento non ha potuto raggiungere Caiolo scegliendo un approdo sicuro alla Castellina

Ieri mattina chi ha alzato gli occhi al cielo tra Tirano e Sondrio avrà sicuramente notato una sgargiante mongolfiera dalla forma particolare che ha sorvolato questa porzione del territorio della Valtellina provenendo dalla vicina Svizzera.

Ovviamente in molti, vista la particolarità dello spettacolo ammirato, si saranno anche chiesti con grande curiosità di cosa si trattasse: ebbene, la mongolfiera rosa, dalla forma di una mammella di mucca, è il “mezzo” con il quale l’artista austriaca Barbara Anna Husar sta sorvolando i cieli di Austria, Svizzera, Germania e Italia, in particolar modo nelle zone montane di questi Paesi, per veicolare dei messaggi legati allo sviluppo sostenibile, al rispetto dell’ambiente e all’agire in maniera consapevole e responsabile.

Vie lattee di pace

Il progetto dell’artista austriaca è denominato “Milkyways of peace”, cioè “Vie lattee di pace”, definizione più che mai attuale visti i tragici fatti che stanno accadendo in Ucraina, mentre la mongolfiera è stata denominata “Flying Udder”, cioè “Mammella volante”. Se il nome è assolutamente comprensibile vista la forma della mongolfiera stessa, più complesso è, invece, il messaggio che Barbara Anna Husar vuole veicolare e che è possibile scoprire anche consultando il sito internet del progetto (https://www.flyingudder.art/). «La mammella di mucca è stata sfruttata incessantemente per il profitto umano e - spiega proprio l’artista - in quanto simbolo di nutrimento e femminilità vuole gettare luce su un interazioni più responsabili e consapevoli degli uomini con l’ambiente».

Oggi a bordo della mongolfiera hanno trovato posto, oltre a Barbara Anna Husar, anche un fotografo e il pilota e nel corso del loro viaggio i tre hanno anche lanciato dall’alto alcuni disegni realizzati da vari bambini legati sempre ai temi del rispetto ambientale e dello sviluppo sostenibile e ai sogni dei loro piccoli autori per il futuro.

L’esperienza sui cieli valtellinesi dell’equipaggio della mongolfiera, che è stato seguito nel suo percorso, da terra, da un furgone, ha vissuto anche un curioso fuori programma che comunque non ha messo in pericolo l’incolumità dei tre passeggeri del pallone aerostatico.

Persi i riferimenti

Barbara Anna Husar e i suoi collaboratori, infatti, avrebbero dovuto atterrare a Caiolo, ma viste anche alcune raffiche di vento sono finiti, anche se di poco, “fuori rotta” proprio nel momento in cui hanno abbassato la loro quota di volo e hanno così perso i riferimenti per il loro punto d’atterraggio prestabilito.

Il pilota, allora, nell’impossibilità di riprendere quota e indirizzarsi nuovamente verso Caiolo, ha individuato il campo da calcio dello stadio Coni di Sondrio come un punto sicuro per toccare terra e proprio lì ha diretto la mongolfiera che ha concluso il suo volo in tutta sicurezza, ma provocando grande stupore nel personale della Nuova Sondrio calcio che ieri mattina era impegnato nella struttura sportiva e ha visto letteralmente “piovere” dall’alto l’opera d’arte volante di Barbara Anna Husar.

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