«Mi ricandido». Scaramellini in cerca del bis

L’annuncio La ricetta dell’attuale sindaco non cambia «Alle mie spalle una coalizione basata sull’equilibrio Ottenuti risultati importanti ma c’è ancora da fare»

Da solo, fisicamente, ma avendo l’appoggio della stessa coalizione con cui approdò a palazzo pretorio cinque anni fa. Così Marco Scaramellini, il sindaco uscente di Sondrio, si è presentato ieri mattina al Grand Hotel della Posta per annunciare, sciogliendo le ultime riserve, la decisione di ripresentarsi alle elezioni per il secondo mandato.

«Mi ricandido - ha annunciato rendendo ufficiale ciò che ufficiosamente era già nell’aria da dopo le elezioni regionali -. Lo faccio perché c’è ancora molto da fare, perché il cambiamento a cui stiamo lavorando in realtà non si può realizzare in soli cinque anni, come peraltro ci eravamo già detti nel 2018. Abbiamo avuto un’amministrazione segnata da quasi tre anni di pandemia che ci ha costretto a rivedere programmi e priorità. In questo mandato abbiamo avviato il processo e ottenuto importanti risultati, vorremmo continuare per sostenere questa transizione anche perché Sondrio dovrà farsi trovare pronta ad accogliere le straordinarie opportunità offerte dalle Olimpiadi e prima ancora dai Winter world master game del 2024, solo per citare due eventi già in calendario».

Servizi e opere

«Mi ricandido - aggiunge Scaramellini - per gli elettori che nel 2018 mi hanno dato fiducia e per tutti quelli che in questi anni mi hanno dimostrato il loro apprezzamento. Per tutti i cittadini che chiedono servizi efficienti, iniziative e opere pubbliche. Al soddisfacimento dei loro bisogni è dedicato il nostro impegno».

Un mandato in totale continuità con il lavoro svolto in questi cinque anni quello che prospetta Scaramellini, anche per quanto concerne la squadra di governo, sebbene dal 2018 ad oggi sia cambiato molto negli equilibri dei partiti all’interno della coalizione in cui la Lega non detiene più il primato assoluto, ma deve spartirlo con Fratelli d’Italia (alle urne regionali in città le due forze hanno ottenute entrambe il 20% dei consensi).

«Il gruppo è rimasto sostanzialmente invariato - dice Scaramellini -: c’è la mia lista civica Sondrio viva, che rappresenta il gruppo più numeroso in consiglio comunale oggi, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Popolari retici e Sondrio liberale». Ciascun soggetto, anche se decisioni definitive ancora non ce ne sono, appoggerà Scaramellini con almeno una lista in una coalizione fondata, come dice lo stesso candidato sindaco, sull’equilibrio. «La coesione tra la componente civica e i partiti, la condivisione degli obiettivi e l’unità d’intenti ci hanno consentito di raggiungere risultati importanti» rimarca Scaramellini, che dunque replicherà lo schema. «Già cinque anni fa - aggiunge - ho sottolineato il fatto che sia la componente civica, sia quella partitica sono importanti e devono condividere gli obiettivi. Non ho mai enfatizzato solo la componente civica, convinto che soprattutto quando si sale di livello istituzionale è il mix tra le due a funzionare. In questi anni la collaborazione c’è sempre stata, quindi non vedo problemi di sorta».

Scaramellini insiste particolarmente sul concetto di equilibrio che è quello relativo alla squadra, ma anche alle iniziative prese sul territorio comunale. «Spero - dice - che si percepisca che il lavoro che stiamo facendo è guidato e improntato all’equilibrio guardando la comunità tutta, senza distinzioni di sorta». Insomma, il sindaco di tutti che guida la città, o comunque prova a farlo, con oculatezza e senso di moderazione.

Piacevole incontro

«Lunedì mattina una signora di 87 anni mi ha avvicinato perché voleva conoscermi - prova a spiegare questa visione con un aneddoto Scaramellini -. “Lei è una brava persona” mi ha detto. Non mi ha ricondotto a questa o quell’opera. Mi ha fatto piacere perché evidentemente è stato apprezzato il tentativo di mettermi al servizio della comunità senza alzare i toni e senza cercare contrapposizioni o scontri. Cosa che ho chiesto di fare anche a tutta la mia squadra. Penso che negli incarichi istituzionali le persone debbano essere spinte da spirito di servizio perché rappresentano tutti i cittadini e devono dare l’esempio migliore».

E per spiegarlo meglio Scaramellini cita il precetto del poeta Bertacchi, che tiene sul comodino insieme alle poesie, e che lo guiderà anche in questa seconda campagna elettorale: “Il carro oltre passò, d’erbe ripieno, e ancor ne odora la silvestre via. Sappi fare anche tu come quel fieno; lascia buone memorie anima mia”.

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