Medici di base, ne mancano 25 all’appello

I dati in attesa dei rinforzi Otto gli ambiti scoperti nel Distretto di Morbegno, sei in quelli di Chiavenna e Tirano Ammontano a 1.296 le ore di Guardia medica mancanti nel territorio dell’Ats, 840 nella provincia di Sondrio

Sono 1.289 i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che mancano all’appello in tutta la Lombardia, e sono 40.518 le ore vacanti di copertura del servizio di continuità assistenziale, noto come guardia medica.

Numeri impressionanti, con i quali in parte già prima dello scoppio della pandemia occorreva fare i conti e che ora sono aumentati a dismisura, anche per effetto del pensionamento di tanti camici bianchi usciti a pezzi dalla fase pandemica e desiderosi soltanto di staccare la spina.

Patologie tra i piccoli

Sul totale dei medici mancanti, 57 sono i pediatri, altra categoria di professionisti che, soprattutto quest’inverno, ha avuto il suo bel daffare, e ce l’ha ancora, nel gestire il proliferare di patologie respiratorie nei piccoli.

Per far fronte a questa carenza cronica in questi giorni la direzione Welfare di Regione Lombardia ha pubblicato gli ambiti carenti aprendo alle candidature di medici di base, di pediatri e di medici di continuità assistenziale. Candidature da presentarsi a stretto giro di posta entro l’11 aprile e che tutti auspicano possano essere parecchie, anche se il timore, purtroppo, è che non lo siano affatto.

Più contenuti, rispetto alle macro aree lombarde, i numeri del fabbisogno dell’Ats della Montagna e della provincia di Sondrio, anche se qui la difficoltà a reperire medici è doppia se non tripla rispetto ai territori di pianura e di città, perché non è facile attrarre medici da fuori che vogliano lavorare e insediarsi in montagna. Nel dettaglio, nella nostra Ats, sono 41 gli ambiti carenti di medici e 4 quelli riferiti ai pediatri. In particolare mancano 25 medici di base in Valtellina e Valchiavenna, quatto in Alto Lario e 12 in Valcamonica.

La ripartizione

Ancor più nel dettaglio, sono 8 gli ambiti scoperti nel Distretto di Morbegno a Buglio in Monte, Delebio, Mantello, Piantedo, Rasura, Rogolo, Tartano, e Valmasino; sono 6 nel Distretto di Chiavenna a Mese, Novate Mezzola, Piuro, San Pietro di Samolaco, Verceia e Villa di Chiavenna; altrettanti nel Distretto di Tirano ad Aprica, Bianzone, Grosotto, Mazzo di Valtellina, Teglio e Villa di Tirano. Ancora, c’è un posto scoperto a Livigno, ce ne sono 2 nel Distretto di Bormio, a Bormio e a Sondalo, e altrettanti nel Distretto di Sondrio, a Castello dell’Acqua e Postalesio; realtà, quella Sondriese, che al momento si difende più di tutte le altre. Almeno fino ai prossimi pensionamenti. In Alto Lario, infine, permangono le croniche scoperture di quattro posti a Dongo, Gravedona, Sorico, e Vercana.

Realtà periferiche e turistiche

Sono, infine, 1.296 le ore di Guardia medica scoperte in tutta la nostra Ats, delle quali 840 in provincia di Sondrio. Ora, la speranza è che arrivino rinforzi, sia di personale del posto, nel frattempo formatosi o in formazione, sia di personale di fuori provincia, ma è pacifico che non sarà facile coprire tutte le realtà, soprattutto quelle più periferiche, come Livigno, dalla quale giunge un acuto grido di dolore sulle carenze della medicina territoriale, o come Tartano e Valmasino, realtà periferiche finché si vuole, ma abitate e, ancor più, mete di significativi flussi turistici estivi.

E pensiamo anche a località come Teglio, Aprica, pure mete di tanto turismo, la prima, soprattutto, fatto da persone di una certa età, che hanno bisogno di sentirsi protette dal punto di vista medico. E, infine, la Valchiavenna, ultima, ma non ultima, con ancora centinaia di persone senza medico assegnato.

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