Ma quale lago di Poschiavo: «Chiamiamolo lago di Le Prese»

La proposta lanciata da un consigliere comunale: «Turisti spaesati, aa corretto il tiro»

Ma quale lago di Poschiavo: «Chiamiamolo lago di Le Prese»
Uno scorcio del lago di Poschiavo

Il lago di Poschiavo potrà continuare a chiamarsi così, oppure diventerà lago di Le Prese, frazione dove si trovano buona parte delle rive?A introdurre il postulato, alla sua ultima occasione utile, avendo scelto di non ricandidarsi nell’assemblea legislativa di Poschiavo, è stato un albergatore proprio di Le Prese, Flavio Lardi. Tra il serio e il faceto, a partire dalle motivazioni con cui ha introdotto l’argomento, ha chiesto di dare “a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.

E per sostenere la sua tesi ha riferito di turisti spaesati la scorsa estate alla ricerca delle «illusorie rive del lago di Poschiavo». Secondo Lardi, «una situazione colossale, che agli abitanti di Le Prese hanno a più riprese manifestato». E che creerebbe difficoltà nelle ricerche della località attraverso Google e i suoi servizi. Inoltre - ha proseguito ironicamente - «sulla barca Sassalbo si ricevono settimanalmente richieste telefoniche di turisti spaesati scesi alla stazione di Poschiavo: cercano e non trovano dove poter salire a bordo della barca attraccata sul lago dì Poschiavo».

Accanto ai due esempi che per Lardi sarebbero «di vita quotidiana», ci sarebbe anche una questione di rapporti con il comune di Brusio, che potrebbe rivendicare «a pieno diritto il lago del Meschino». Ovvero l’antico nome con cui era conosciuta Miralago, altra frazione lambita dal lago, ma appartenente, appunto, al comune di Brusio. Facendo riferimento all’ordinanza federale sui nomi geografici, che disciplina di attribuire alle località un nome univoco che non dia adito a confusione, Lardi afferma che, «nei primi anni dalla formazione del lago, il nome “lago di Poschiavo” aveva sì senso, ma sono oltre 5.000 anni che il lago a Poschìavo non esiste più.

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