L’ultima domenica prima di Natale. Gente, eventi ed espositori soddisfatti.

EventiGli esercenti delle bancarelle soddisfatti. «La gente non manca, penso di tornare l’anno prossimo». Centro affollato per il presepe e i vari appuntamenti

Il Natale a Sondrio? «Si lavora molto bene, la gente non manca». Così hanno commentato ieri i commercianti delle bancarelle in piazza Garibaldi e lungo corso Italia nell’ultima domenica prima del 25 dicembre.

Piccoli accessori, graziosi manufatti, oggetti in legno o in lana: davvero vasta è stata la scelta di prodotti per gli ultimi acquisti per le imminenti festività. Anzi, per i penultimi, dal momento che i mercatini natalizi torneranno ancora tutti i giorni da mercoledì a sabato.

Testimonianze

È contenta della giornata Sara Trivella, appassionata artigiana nel campo tessile: sua è la linea “Minulla” che, come ci ha raccontato, «deve il nome a una parola finlandese che significa, tradotta, “me stesso”». Sono andate a ruba ieri, in particolare, gli scaldacollo e le berrette, viste le temperature rigide. «Noto tanta voglia di normalità e, dopo anni difficili, ritengo sia proprio un bel segno».

A poca distanza, i capolavori di Davide Ruffoni, ossia i pezzotti, simboli della manifattura locale. «Dopo una mattinata tranquilla, il pomeriggio si è animato», ci ha spiegato verso le 16. «Abbiamo quasi quaranta tipi di tessuti diversi, tutti realizzati a mano: il pezzotto è molto versatile come prodotto, se si pensa che realizziamo così tappeti, borse, cuscini, tovaglie, sedie e tappezzeria».

E, tra l’altro, «sono tutti pezzi unici in fibra naturale. Come dico io, è talmente un prodotto di qualità che, purtroppo o per fortuna, in base ai punti di vista, dura troppo», ha aggiunto Ruffoni – arrivato ormai alla quarta generazione di maestri in questo settore – ridendo.

Molto contenta della domenica di mercatini anche Enza Andreoli, pittrice e appassionata d’arte: alla bellezza dei soggetti da lei raffigurati – in prevalenza animali – si associa lo splendore «delle cornici in castagno realizzate da mio fratello. In questo modo il legno torna a vivere».

Per la prima volta a “Natale a Sondrio”, Andreoli la ritiene «una bellissima occasione: davvero un ottimo riscontro da parte dalla gente che passa, si ferma e compra. Tornerò volentieri anche l’anno prossimo».

Oltre ai mercatini, dopo il successo di sabato pomeriggio, ieri di nuovo è andato in scena il Presepe vivente a Scarpatetti: tra i vicoli e le corti della parte storica della città tante, ancora una volta, le emozioni, fino alla degna conclusione con i canti del coro Cai al Mvsa.

Volontariato

In piazza, nel frattempo, il flash mob di hip hop a cura delle scuole di danza di Roberta Ferrara. E poi la Protezione civile, che, per fare gli auguri alla cittadinanza, ha offerto tè caldo e vin brulè a tutti e ha acceso alcuni tronchi, al posto del tradizionale falò. Il perché è presto spiegato. «Quest’anno – ha raccontato il presidente Stefano Magagnato – abbiamo optato per le torce svedesi perché sono molto caratteristiche, ma, allo stesso tempo, inquinano molto meno del falò».

Nel frattempo, tutti i volontari hanno approfittato del passaggio della slitta di Babbo Natale per una foto assieme a lui. «Speriamo in un buon 2023. La Protezione civile, comunque, è sempre presente sul territorio e la nostra forza è il volontariato: dedicare tempo agli altri è veramente gratificante», ha concluso Magagnato.

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