L’orso se ne è andato
«Ma se lo incontrate
basta restare calmi»

Il Settore faunistico della Provincia dopo le razzie di pecore a Mazzo, Grosio e Grosotto

L’orso che ha imperversato nelle scorse settimane sui monti dell’oltre Adda di Grosio, Grosotto e Mazzo, facendo razzia di pecore, potrebbe (meglio usare il condizionale) avere cambiato lidi visto che sono giorni che non preda più.

Secondo gli esperti potrebbe essere lo stesso esemplare che nei mesi di marzo e maggio ha effettuato predazioni nella vicina Valcamonica.

Dovremo, però, abituarci alla convivenza col plantigrado sulle nostre montagne e visto cosa è successo in Trentino dove un orso ha aggredito padre e figlio impegnati in un escursione in montagna, bisogna sapere come comportarsi in caso di incontri ravvicinati.

Spiega il Settore faunistico della Provincia di Sondrio: «La presenza dell’orso, per quanto possa incutere timore e preoccupazione nella popolazione, è in generale un segnale positivo e indica che l’ambiente in provincia di Sondrio presenta un ottimo grado di naturalità; inoltre, poiché la vicina popolazione trentina continua a crescere, è evidente che in futuro si verificheranno anche altri arrivi di individui in spostamento». È raro incontrarlo perché preferisce evitare l’uomo, ma se l’incontro ravvicinato dovesse avvenire, la Provincia ancora una volta ribadisce come comportarsi.

« L’orso in genere ha abitudini prevalentemente notturne, è diffidente e difficile da incontrare, come dimostra anche il fatto che finora non si siano fin ora registrati avvistamenti di questo esemplare. Peraltro non tutti gli orsi predano animali domestici, anzi nella maggior parte dei casi l’orso si nutre di quanto trova in natura; talora, come si è visto, può però accadere che l’orso sia attratto dalla presenza di pecore o arnie, non protette da recinzione elettrificata, e quindi per lui facili da predare. L’orso si comporta solitamente in modo schivo e timoroso e, come la gran parte degli animali selvatici, preferisce evitare l’uomo. Solitamente non attacca, se non in situazioni in cui si sente in pericolo».

Se si spaventa, è aggressivo

Bastano dunque poche semplici norme di comportamento per ridurre al minimo i già di per sé improbabili rischi di aggressione.

«Se dovesse capitare di incontrare l’orso, è bene stare calmi e non allarmare l’orso gridando o facendo movimenti bruschi, ma evidenziare la propria presenza, ad esempio parlando ad alta voce - spiega ancora il servizio - . È preferibile non avvicinarsi e non spaventarlo; dopo poco tempo l’orso dovrebbe allontanarsi spontaneamente. Se l’orso si alza in piedi e annusa è solo per identificare meglio ciò che lo circonda, non è un segno di aggressività. Se, pur avendo fatto notare la propria presenza l’orso non si allontana spontaneamente, tornare indietro lentamente, non correre. La corsa può indurre un inseguimento, come succede spesso con i cani». Consigli da tenere a mente visto quello che è successo in Trentino dove un padre e un figlio sono in ospedale dopo essere stati aggrediti da un orso mente passeggiavano sui monti. Il presidente della Provincia ha già pronta l’ordinanza per abbatterlo, ma gli animalisti insorgono. Tornando alla razzia di pecor e in Valtellina, gli allevatori che hanno subito i danni saranno interamente rimborsati della perdita subita, grazie alle polizze assicurative stipulate da Regione Lombardia.

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