Le cremazioni sono in aumento
Nelle casse oltre 300mila euro

Albosaggia, il Comune incamererà il 20% in più rispetto al 2019. Il sindaco invitato a Rieti a presentare questo “modello virtuoso”.

Un modello che ha catturato l’attenzione fuori provincia quello del forno crematorio di Albosaggia, impianto che, grazie ad una convenzione sottoscritta quasi sette anni fa - è attivo dal 2013 - tra la società Tempio crematorio lombardo, che lo gestisce, e il Comune, proprietario del terreno su cui è costruito, di fatto contribuisce a far quadrare il bilancio comunale. Tant’è: stando alle previsioni del primo cittadino Graziano Murada quest’anno nelle casse del municipio entreranno oltre 300mila euro, il 20% in più del 2018. Il perché è presto spiegato: le cremazioni sono in continuo aumento.

Basti pensare che furono più di 5.000 nel 2018. Per la precisione 5.600, in media 450 al mese, quelle fatte nell’impianto che ha sede in via Monaci, a pochi passi dal cimitero orobico.

Seppure siano solo proiezioni, si stima che nel 2019 abbiano superato quota 6.000. Questa è la previsione di Murada, che l’8 febbraio andrà in provincia di Rieti a presentare quello che è stato definito «un modello virtuoso. Sono stato contattato dal sindaco di un piccolo Comune, Borgo Velino, interessato a conoscere meglio la nostra realtà, i passaggi che portano alla realizzazione di un tempio crematorio e le sue ricadute sul territorio».

Doveroso aprire una parentesi per spiegare il “travaso” di risorse dall’impianto alla casse comunali: nella convenzione stipulata tra Comune e la srl è previsto che all’amministrazione vada «il 9% sull’importo della tariffa ministeriale vigente per le salme - spiega Murada -, il 7% sull’importo della tariffa applicata ai resti mortali, oltre a 30 euro per ogni cremazione» e, ulteriore benefit, nessuna spesa per ogni residente di Albosaggia che sceglie questa modalità di sepoltura.

«Secondo i calcoli fatti quest’anno dovrebbero arrivare più di 300mila euro, circa il 20% in più rispetto all’anno precedente - aggiunge Murada -. L’incremento registrato delle cremazioni, che porta un concreto e consistente beneficio al Comune, è sicuramente frutto di un lavoro di qualità offerto dal gestore dell’impianto» sottolinea il sindaco. Sono i dati a confermare la sua opinione: «Se scelgono la Tempio crematorio lombardo anche da fuori provincia, pur avendo forni più vicini, significa che il servizio offerto ad Albosaggia risponde a criteri d’efficienza, andando incontro alle esigenze dei famigliari dei defunti».

Non solo un servizio di qualità, ma anche un’attenzione particolare in un momento così doloroso: «Non bisogna mai dimenticare che quest’attività ha a che fare con un passaggio ineludibile della vita umana e in questo caso un approccio e un sostegno che incontrano le esigenze di chi sta vivendo un lutto, non bisogna che diventino secondari».

Evidentemente, sostiene Murada, «questa filosofia e questa sensibilità stanno premiando».

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