La tragedia di Valdidentro
Travolto dalla massa di neve
davanti alla figlia

Tragedia sul monte Forcellina durante un’escursione di scialpinismo a tremila metri di quota. Leonardo Villa, 62 anni, di Semogo, travolto dalla massa di neve. Aveva gestito la pizzeria La Stua a Bormio

Sono scivolati durante un’escursione scialpinistica a 3mila metri di quota: lui è stato travolto da una massa di neve che lo ha sepolto, senza speranza. Il tutto davanti agli occhi della figlia.

L’ultima tragedia della montagna è avvenuta ieri sul monte Forcellina, territorio comunale di Valdidentro, cima che divide la Val Viola dalla Vallaccia. E di Valdidentro erano la vittima, Leonardo Villa , 62 anni e la figlia Samanta, 30 anni, maestra di sci, che lo aveva accompagnato nell’escursione.

Cosa sia accaduto attorno alle 14 di ieri pomeriggio, però, non si sa ancora con precisione. Padre e figlia si trovavano ormai a 3mila metri di quota, quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza, sarebbero scivolati per diversi metri lungo un pendio innevato. Non è chiaro che cosa possa aver provocato il movimento della massa nevosa che ha sommerso Villa.

Quello che è certo, comunque, è che lo sciatore è rimasto a lungo sotto la neve e quando i sanitari del 118, intervenuti con l’eliambulanza decollata dalla base di Caiolo, hanno potuto soccorrerlo era troppo tardi. La nota diffusa da Areu - Agenzia regionale emergenze urgenza, parla testualmente di «prolungata sommersione nella neve».

Leonardo Villa, di Semogo, era conosciuto in Alta Valle per aver sempre lavorato nel mondo della ristorazione, era cuoco e in passato aveva gestito una pizzeria a Bormio, “La Stua”, nella centrale via Milano.

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