La storia di Bambi ha fatto il giro d’Italia. «Mi attrezzo, ma lasciatelo qui da me»

VALMALENCO Del Zoppo: «Non ho 10mila metri quadrati ma non servono Vedo daini in recinti molto più stretti. Spero non lo portino via»

Tenerlo in custodia, accudirlo in tutti i modi, facendosi anche carico di segnalare subito eventuali problemi dovessero insorgere nel momento del calore. Questo Giovanni Del Zoppo lo farebbe volentieri, per il suo Bambi. Anche costruirgli un recinto idoneo, ma così grande come richiesto dalle autorità preposte al controllo della fauna selvatica, quello no.

«Si parla di 10mila metri quadri, come faccio? - dice Del Zoppo, dall’azienda agricola della figlia Sara, in Val Rosera, in alta Valmalenco, dove vive -. Non ho neanche il terreno sufficiente. Dovrei comprarlo e non ho la possibilità di fare una cosa simile. Osservo solo che vedo daini e cervi da noi in provincia recintati in aree molto ma molto più piccole, per cui mi chiedo perché loro possono stare in quegli spazi e a me si chiede un impegno così grande? Non so. Non so nemmeno quando verranno a prenderlo il Bambi, dicono martedì, ma a me non ha detto niente nessuno. Mi spiace moltissimo per questa situazione, perché ci siamo affezionati. Ormai, non è più un animale selvatico, è come se fosse domestico».

E’ proprio lì che sta la difficoltà. Nel trovare una soluzione consona per permettere ad un animale, “imprintato”, così si dice in gergo, cioè entrato in contatto diretto con l’uomo di cui non ha più paura, di sopravvivere in un ambiente che però non può essere quello naturale. Tenuto conto che, anche se semi domestico, il cervo conserva il suo naturale istinto, per cui,a breve avrà il suo primo bramito.

«Questo significa che comincerà a dare testate, come fa in questi casi - dice Gianluca Cristini, comandante ad interim della Polizia provinciale di Sondrio -, per sua natura e col bel palco di corna che si ritrova potrebbe anche fare del male al suo stesso possessore. Non va bene. E’ giusto che venga ospitato in un allevamento autorizzato e che faccia la sua vita insieme ad altri cervi e cerve e daini come lui. Anche accoppiandosi».

Esattamente quanto accadrà nell’allevamento di Dazio cui è destinato, dove avrà a disposizione uno spazio grande, almeno 7mila metri quadri fra prato e bosco dove muoversi insieme a cervi e daini già presenti. Ogni volta che vorrà, Giovanni e la sua famiglia lo potranno andare a trovare, guardandolo dall’esterno del recinto e se vorrà ma a suo rischio e pericolo Del Zoppo potrà anche entrare ed avvicinarsi a Bambi. Di più sarà difficile che gli venga concesso. Ma da qui a martedì, tutto può succedere.

La notizia di questa separazione forzata ha fatto il giro dei media ora si tratta di non perdere la bussola e capire quale sia la cosa migliore per Bambi. Lasciare che resti aperta la porta della stalla per un suo rientro nel caso non dovesse, proprio, trovarsi nella sua nuova casa, bellissima, ma senza gli affetti di sempre?

Elisabetta Del Curto

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